Wilde descrisse in una sua opera la bellezza del movimento prodotto durante il lancio di un giavellotto. Lo scrittore, estasiato dalla maestosità e delicatezza dell’esecuzione, ne riportò su carta ogni minimo dettaglio, ogni minuziosità dell’atto, sentenziando: “L’essere umano può raggiungere il gradino più alto del suo essere soltanto sfidando se stesso”. Questo fa l’atletica leggera. Un insieme di discipline sportive che possono si unire anche se ognuna si gioca sempre di fronte uno specchio. Lo sa bene Leonardo Paci, tecnico e presidente della Team Atletica Porto Sant’Elpidio, che ha festeggiato venerdì scorso, insieme ai suoi ragazzi e alle loro famiglie, il gruppo, i singoli allievi, vecchi e nuovi.
L’attuale società è composta dalla maggior parte del vecchio direttivo della Podistica Moretti, dalla quale si è scissa, destituita dallo stesso patron che, senza comunicarlo agli altri membri, l’aveva sciolta. Molti sono stati gli ostacoli, soprattutto di carattere finanziario, per chi si è fatto carico di non abbandonare il progetto. Lo stesso Paci, tecnico, è stato scelto dagli altri membri del nuovo Team Atletica, anche per ricoprire la carica di amministratore; affiancato dal vice, Giancarlo Grilli. Con gli attuali quarantacinque iscritti, per lo più giovani e giovanissimi (i più piccolo ha sei anni), vengono praticate tutte le discipline, tranne alcune che “dividendo l’impianto con le squadre di calcio, non ci è permesso praticare il lancio del martello e disco sull’erba, mentre soltanto in una zona limitata possiamo lanciare il peso”. Afferma il presidente.
La società non si apre soltanto agli aspiranti atleti e ai giovani, ma anche agli amatori dell’atletica di tutte le età. Ne è un esempio Fausto Pepi, classe 1966, operaio. “A noi farebbe molto piacere che gli amatori si avvicinassero alla nostra realtà. Qui oggi insieme ai ragazzi ci sono tutti i genitori (n.d.r. tra gli altri anche l’onorevole Paolo Petrini, che ha accompagnato la figlia) che sostengono la società e che speriamo di veder crescere di numero perché abbiamo bisogno anche del loro sostegno. Come quello dei ragazzi – e continua – abbiamo avuto molti podi nelle gare provinciali, e cerchiamo di spronare tutti i ragazzi a parteciparvi. Abbiamo cercato, anche per il periodo di crisi, di avere abbonamenti annuali a prezzi modesti per i ragazzi e la possibilità per i genitori di allenarsi gratuitamente”. La società, infatti, può usufruire di una struttura al coperto, adiacente l’impianto sportivo, dove si praticano gli allenamenti con i macchinari e la palestra.
Il fattore economico è fondamentale per far fronte alla manutenzione della pista, dei macchinari, del vestiario, delle trasferte ed altro. La convenzione con il Comune è di circa 5600 euro all’anno, manutenzione inclusa. Così è stato costretta a cercare dei “soci sostenitori”. “Abbiamo bisogno di investire perché le bollette ci sono, le gare, la manutenzione, il vestiario ecc, cerchiamo di sopravvivere con un po’ di fatica. Stiamo aspettando quell’input che ci spinga oltre; più che un investitore forte abbiamo bisogno di una collaborazione totale, anche di piccole quote. Ad esempio abbiamo trovato alcuni sponsor per le magliette e le borse, ma avendo aumentato gli iscritti le abbiamo già finite”. Riguardo la pista poi, Paci ha incontrato l’amministrazione in questi giorni, rappresentata dalla figura dell’ass. Scotucci. “Chiediamo all’Amministrazione la possibilità di sfruttare l’antistadio (n.d.r. il terrapieno a nord dell’impianto) per praticare il lancio del martello e del disco; ed anche la ristrutturazione della prima fila di spalti che sono fatiscenti ed usurati”. L’incontro però si è risolto con un nulla di fatto, dato che la parte interessata è zona adibita alle squadre di calcio e si dovrà trovare un punto di incontro. Tutto rimandato a settembre quindi.
L’aria che si respira tra le tavolate, tra gli adulti e i meno grandi è quella della comunità, e nei volti dei genitori si legge chiaramente la soddisfazione di poter dare la possibilità ai propri figli di praticare uno sport formativo come l’atletica. “Il fatto che noi siamo qui – conclude il presidente – che facciamo una festa con i ragazzi, le famiglie, che siamo tutti insieme, è una cosa che mi riempie di gioia. Poi io l’ho sempre voluta questa cosa, far parte di una società, dopo trentacinque anni che hai fatto l’atleta e fai la professione dell’insegnante, con un gruppo di ragazzi che ti seguono; per me è un motivo di orgoglio e soddisfazione”.
Marco Vesperini