Agguato ad un romeno con spranghe e molotov, 5 i feriti

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – Un agguato studiato nei minimi dettagli quello avvenuto in pieno centro a Porto Sant’Elpidio. 5 i feriti, 8 le persone coinvolte, forse una decina gli aggressori e 10 le auto danneggiate; tutte tra Via Mameli e Via Gramsci.

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Pompieri, carabinieri e soccorritori sopraggiunti sul luogo

Le vittime, un romeno sulla quarantina e la sua compagna, erano a bordo di un’Audi A4 grigia quando, intorno alle 24, si sono visti bloccare la strada da un’alfa nera. Dal mezzo sarebbero scesi cinque uomini con spranghe e altri dieci sarebbero fuoriusciti da altre due vetture parcheggiate lungo Via Mameli. Gli assalitori avrebbero poi sfondato i finestrini e colpito i due ancora all’interno dell’auto. Nel frattempo dietro l’Audi sono sopraggiunti altri veicoli di passaggio, un Suv con dentro alcune ragazze e una signora, una coppia di signori di mezza età a bordo di una Volvo; residenti di Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio. Mentre gli astanti si stavano rendendo conto di cosa stesse succedendo, l’auto assalita fa retromarcia per sfuggire agli assalitori ed urta la fiancata delle altre vetture e di quelle costeggiate in Via Gramsci, fermandosi poi all’incrocio con il lungomare. Durante la fuga, una signora sui cinquant’anni, scesa dalla Volvo prima del marito perché raggiunta dalle urla delle ragazze che probabilmente avevano visto le bottiglie incendiarie, si è appoggiata  ad un furgoncino Volkswagen, ed è rimasta schiacciata tra quest’ultima e la sua auto, urtata durante il tentativo di fuga dell’Audi.

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L’Audi A4 vittima dell’agguato

Gli aggressori, probabilmente romeni, avevano nascosto, secondo alcuni testimoni, delle bottiglie molotov nel verde che costeggia il marciapiede; ma durante il panico non sarebbero riusciti a far esplodere il contenuto sull’auto del loro bersaglio. Sono esplosi invece, sempre secondo i testimoni, alcuni colpi d’arma da fuoco verso l’alto. Probabilmente, secondo una possibile ricostruzione, la vittima si è fermata e, scesa dall’auto. ha messo in fuga gli aggressori sparando in aria. Questi ultimi si sono dileguati attraverso il sottopassaggio pedonale che fuoriesce dall’altra parte della ferrovia. Nello stesso frangente i volontari della croce verde di Porto Sant’Elpidio, di passaggio per un’altro intervento, si sono ritrovati sul posto per primi, assistendo alle ultime fasi dell’agguato e prestando i primi soccorsi.

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Le auto in via Gramsci, di fronte il lungomare

Il bilancio: 5 feriti, di cui uno con denti rotti e costole probabilmente rotte anch’esse, il conducente dell’Audi; la sua compagna che ha riportato ferite al braccio dovute alle schegge dei vetri; la signora sulla cinquantina incastrata ha riportato la frattura della gamba e probabilmente lo schiacciamento del femore; una ragazza classe ’94 ha riportato un lieve colpo di frusta mentre le altre sono potute andare al pronto soccorso con il proprio mezzo. Le auto usate dagli aggressori sono state lasciate in loco, probabilmente erano state rubate per l’occasione. Indagano i carabinieri di Fermo che hanno fatto tutti i rilevamenti del caso e che conoscono l’identità della vittima, un romeno già noto alle autorità.

Sembrerebbe un regolamento di conti vero e proprio, una faida forse collegata alle aggressioni di prostitute avvenute nelle precedenti settimane. Resta il fatto che sono rimaste coinvolte molte persone estranee e che le nostre strade non sono sicure. Un accadimento senza precedenti che riscriverà la mappatura del degrado e sicurezza di Porto Sant’Elpidio.

Foto: Alessio Cimadamore

5 pensieri su “Agguato ad un romeno con spranghe e molotov, 5 i feriti

  1. bisogna cambiare le regole,come fanno questi soggetti ad andare in giro con auto di grossa cilindrata,avere disponibilità di denaro contante,e non avere ne un lavoro e neppure un attività.
    le forze dell’ordine sono impotenti,perche hanno le mani legate da leggi sbagliate,in romania,questi delinquenti, non si permettono di mettersi alla guida s anno bevuto,il tasso alcolico è zero,la pena è che vanno in galera,se investono un pedone,vanno in galera,da noi li arrestano ,chiamano l’avvocato e poi lo fanno uscire, in Romania li arrestano chiamano l’avvocato che però deve andare a cercare dove sono andati a finire,le pene sono certe,e le carceri non sono alberghi.
    Sono venuti in Italia non avendo nulla da perdere e stanno facendo da padroni,mettendo in pericolo la gente onesta che esce per mangiarsi un gelato, Se si viaggia in auto la sera lungo la statale di Porto Sant’Elpidio si può riuscire a contare,lungo il centro del paese,dalle 30 alle 40 prostitute,e non si riesce a mandarle via,questo dopo succede.
    Questa gente non rispetta ne la persona umana ne le regole,ed allo stesso modo si deve muovere le forze dell ordine .
    se volete pubblicare queste parole fatelo pure,ma ricordiamoci che il mio pensiero è condiviso da tutti i cittadini,e non solo do PSE

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