Di Marco Vesperini
FERMO – Questi i comuni del fermano premiati ieri nella sede della Provincia per aver superato la soglia del 65% di raccolta differenziata. L’ormai storico premio inventato da Legambiente ha visto vincitori quattro comuni fermani dopo la brutta performance a livello nazionale del luglio scorso.
“Reginetta” del quartetto Pedaso con il 71,03 segue Altidona con il 65,80 Torre San Patrizio con il 65,73 e Porto San Giorgio con il 65,23. Non raggiunge la percentuale di poco Porto Sant’Elpidio che fu il primo tra i Comuni marchigiani ad attivare la differenziata porta a porta. I Comuni che non raggiungono la soglia obbligatoria del 65% di differenziato, prevista per legge, incapperanno in un’addizionale del 20% per lo smaltimento del non-riciclabile.
“Vorrei ricordare, in questi giorni difficili penso a quello che è successo a Lampedusa, che nei centri di riciclaggio provinciale c’è una grande percentuale di immigrati. Un pensiero va a P.s.e. perché è stato il primo comune delle marche abbastanza grande ad avviare la raccolta differenziata. Marche regione che ricicla di più nel centro e centro-sud. 41 comuni su 59 con la raccolta oltre il 65 %, 4 sono della provincia”. Afferma il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti, ricordando anche il tragico evento di questa settimana. “Con il 56 % media regionale, 74 i comuni che hanno superato il 65% della media regionale, contro il 60 % del 2011, più che raddoppiato il dato del 2008 – afferma l’Assessore regionale Maura Malaspina – bisognerà lavorare anche nel fermano per raggiungere una maggiore percentuale. I 4 comuni che hanno avranno una tariffa in discarica minore rispetto gli altri”.
Infatti se vi sono questi comuni virtuosi, che oltre alla raccolta porta a porta spinta, si portano avanti con la creazione di centri del riuso (Porto Sant’Elpidio è stato il primo a dotarsene, ma stanno seguendo anche Pedaso e Altidona con un progetto comune), ve ne sono altri con percentuali irrisorie (10%) come Montegiorgio, Ponzano di Fermo, Monterubbiano, Monterinaldo e Monsampietro Morico. I quali abbassano la media provinciale al 42,75%. “Quando si parte dalla differenziata urbana non tutti i rifiuti vengono riciclati allo stesso modo, quelli artigianali o delle fabbriche non sono sommati a quelli delle abitazioni – afferma Luigino Quarchioni di Legambiente – L’Europa ci ha chiesto di fare un piano per la prevenzione dei rifiuti entro fine 2013, che il governo neanche la bozza ha fatto, si dovrà fare ancora molto in questo senso. Poi il passaggio tassa- tariffa. Nei comuni dove questo avviene è migliorata la qualità della raccolta differenziata perché la gente produce meno grigio e paga meno bolletta, e aumenta anche la quantità degli altri rifiuti riciclabili”.
Fonte immagine: www.legambiente.it