Di Marco Vesperini
PORTO SAN GIORGIO – L’associazione nata per tutelare la buona sanità, dopo l’evento di quest’inverno a Camerino, si sposta sulla costa adriatica con una serata a Porto San Giorgio, il 17 maggio presso il Teatro comunale. Abbiamo intervistato la presidente Gabriella Accoramboni.
Quali sono le motivazioni che hanno spinto tanti pazienti della Provincia di Fermo e Macerata ad associarsi per promuovere la buona sanità?
I soci firmatari sono quasi tutti o pazienti o familiari, quindi c’è sempre un legame derivato dall’esperienza che hanno avuto con il reparto chirurgico di Camerino. Ma anche al momento che stiamo vivendo della politica dei tagli alla sanità. I cittadini si sono mossi per tutelare una struttura, come quella di Camerino, che funziona in modo ottimale. Le risorse mancano ma c’è anche purtroppo una gestione di interesse e alle volte sono in gioco dei favoritismi di un primario rispetto ad un altro, quando si dovrebbe fare un discorso di ottimizzazione sulla qualità delle strutture.
C’è un problema di fondo, con i tagli non esisterà più la figura del primario, e tante figure di rilievo potrebbero andare via preferendo il privato al pubblico. Stanno prospettando di fare dei poli di specializzazione, creando delle reti di spostamento tra i medici specializzati dette “reti cliniche”. Da questo punto di vista c’è il rischio di perdere la continuità nel seguire un paziente, una dispersione che potrebbe rivelarsi dannosa.
L’ospedale di Fermo sta ampliando sia la sua struttura sia l’organico, eppure in questi anni molti pazienti hanno preferito spostarsi nel maceratese e a Camerino. Come si spiegano questi flussi crescenti?
I reparti li fanno le persone. Molti pazienti, non essendo soddisfatti di alcune strutture, hanno preferito affidarsi nelle mani di chi invece li ha trattati meglio. Un’altra problematica riguarda il fatto che, secondo le ultime disposizione legislative, chi fa ambulatorio privato ed è un medico di una struttura pubblica, deve effettuare tale servizio sotto l’Asur. Purtroppo però la burocrazia e non solo rallenta certi meccanismi, e ne è un esempio quello del dott.Catalini (ndr. Primario di chirurgia di Camerino) che da Fermo si è dovuto spostare in una struttura privata come la Crisalide, quando ha diritto ad una pubblica come ad esempio la Cittadella del Sole, dove ha fatto richiesta. Anche questo è emblematico perché alla Crisalide si pagano comunque 100 euro per accedere ad un servizio medico.
Al momento la problematica che riguarda l’Asur per questo ambulatorio è la mancanza di un assistente per l’ambulatorio. E questo ricade sui pazienti che per medicazioni o visionare una t.a.c. devono pagare l’accesso ad una struttura privata.
Avete intenzione di coinvolgere aziende private per iniziative di raccolta fondi?
Si, sicuramente. Ci sono alcuni nostri associati che da questo punto di vista ci hanno rassicurato molto. Abbiamo in mente molte iniziative di raccolta fondi, soprattutto per acquistare strumentazioni e medicinali perché sembra assurdo ma alle volte ci sono problemi per avere l’antibiotico per esempio. Però per quanto ci sia molta buona volontà ci siamo scontrati con la burocrazia. Abbiamo avuto problemi per essere riconosciuti come Onlus, abbiamo lavorato per l’iter con l’Agenzia delle entrate in cui chiedevano anche la convenzione con l’Asur. Ma nel momento in cui siamo andati a chiederla ai dirigenti dell’Asur ci sono stati dei problemi di comunicazione, così ci hanno detto, per cui dopo 20 giorni che ancora l’Agenzia delle entrate non aveva ricevuto questo documento hanno fatto decadere l’atto. Abbiamo dovuto far ripartire l’iter dal punto di vista del volontariato. La volontà è forte e vogliamo fare una cosa buona quindi non ci fermeremo.
Le Amministrazioni come hanno risposto alla vostra chiamata?
I giornali e le università ci hanno appoggiato, le amministrazioni un po’ meno per ora ma speriamo che quando si svilupperà la cosa ci sia un contatto maggiore. L’unico è stato il sindaco di Porto Sant’Elpidio per quando riguarda l’ambulatorio presso la Cittadella del Sole, anche se ancora non c’è una risposta certa.
Ora abbiamo organizzato questa iniziativa il 17 maggio presso il teatro comunale di Porto San Giorgio, sia perché tanti nostri associati provengono dal fermano, sia per chi non è potuto venire questo inverno a Camerino. Una serata per far conoscere l’associazione e per portare le nostre esperienze personali e le iniziative che vogliamo attuare per promuovere una buon sanità che deve essere difesa.