Si è svolta sabato 4 maggio, presso la sede in via Don Minzoni, la conferenza stampa delle liste Sel e Lista Civica Sergio Belletti. Senza buonismi, così deve averla pensata Mario Galieni. “Il partito di sinistra qui a Porto Sant’Elpidio è SEL, il PD è un fantasma della sinistra – afferma con forza il coordinatore – per noi le cariche istituzionali sono una funzione pubblica, per loro soltanto un accentramento di potere”.
Poi il programma condiviso con il candidato sindaco Belletti che non tollera le etichette. “ Quando mi sono candidato con città sociale di Tosoni mi identificavano come uomo di destra e oggi al contrario come di sinistra, la verità è che ci sono tematiche che vanno fatte per la città e non sono né di destra né di sinistra”.
Quindi la contrarietà alla darsena, all’urbanistica massiccia, al consumo del territorio perché “Franchellucci è un bravo ragazzo ma deve mantenere le promesse che Petrini ha fatto a Moreschini” continua il civico; e proprio sulla lottizzazione interviene Galieni. “Noi la pensiamo in maniera diversa e abbiamo già parlato con delle cooperative per un tipo di sviluppo innovativo”.
Riguardo alla mancata quadratura con Rifondazione, con cui Sel ha cercato in tutti i modi una coalizione, Galieni motiva con una bocciatura della segreteria provinciale. Infatti se prima tiene a ricordare che “Rifondazione si è scissa e una parte è confluita nella coalizione di Centrosinistra – i rappresentanti di questa compagine hanno espresso il consigliere Summa durante l’ultima amministrazione Andrenacci e creato la lista Patti Chiari – e una parte è uscita dalla maggioranza, con quest’ultima fino a poco tempo fa ci siamo trovati d’accordo su molti punti ma la loro segreteria provinciale ha pensato di mettere le cose a posto”. Cioè niente accordo. Il motivo? I più maligni dicono un candidato sindaco di destra che guida una coalizione di sinistra.
Alla domanda che si chiedono tutti. “In vista di un possibile ballottaggio Putzu e Franchellucci lei cosa farà?”. Belletti è perentorio. “In un ballottaggio io voterò contro questa amministrazione e non farò il vice sindaco di nessuno”. Passando poi a spiegare lo slogan per sfatare possibili dubbi. Alza la vista, Comune è insieme. Informarsi perché senza conoscenza non si può agire, e stare insieme sui progetti che non possono che essere condivisi per la cittadinanza. Una strana coppia che potrà portare interessanti sorprese? D’altronde si sa, rosso di sera…
Marco Vesperini