Rifondazione Comunista commenta la “provocazione” di Putzu

di Rifondazione Comunista PSE

PORTO SANT’ELPIDIO – Quella che speriamo sia solo una provocazione del consigliere comunale Andrea Putzu è una dichiarazione assolutamente fuori luogo, assurda e delirante.

Proprio in questi giorni (16 ottobre) ricorre il 70° anniversario del rastrellamento nazista del ghetto di Roma, che portò al barbarico sterminio di oltre 1000 cittadini italiani.
La gratuita ed incommentabile proposta di accogliere nella nostra città le spoglie di un criminale di guerra condannato per l’eccidio delle fosse ardeatine che fino alla sua morte non ha mai mostrato segni di rimorso o pentimento, continuando imperterrito a negare l’olocausto sino alla sua recente dipartita, è un fatto gravissimo ed inaccettabile da un rappresentante delle istituzioni, tanto più laddove si consideri che lo stesso è stato candidato alla carica di sindaco nelle ultime consultazioni cittadine.

Il suo atteggiamento ambiguo nei confronti della dittatura fascista e dei suoi esponenti, così come del regime nazista tedesco, sta assumendo contorni grotteschi e preoccupanti che non si confanno ad un rappresentante dei cittadini di Porto S. Elpidio.

I valori della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza, non possono convivere con l’apprezzamento dei criminali nazi-fascisti. Ci appelliamo a tutte le forze politiche democratiche e civili presenti nel Consiglio Comunale affinché chiedano conto al consigliere Putzu delle sue esternazioni, ed ai suoi colleghi di minoranza affinché prendano le dovute distanze da tali posizioni, esigendo, laddove ve ne fosse necessità, le dimissioni dello stesso.

Il direttivo del circolo di PSE-SEM di Rifondazione Comunista