POST IT PSE AWARDS 2014

Di Redazione POST IT PSE

PORTO SANT’ELPIDIO – Eccoci arrivati all’appuntamento più atteso da tutti i lettori del nostro Blog, ovvero agli ambitissimi POST IT PSE AWARDS. Anche quest’anno abbiamo selezionato per voi i migliori avvenimenti e i personaggi che hanno segnato maggiormente la vita pubblica cittadina.

L’anno che si sta concludendo è stato ricco di cambiamenti e noi di POST IT abbiamo seguito tutto con lo spirito di libertà che ci contraddistingue. Il supporto dei nostri lettori è stato fondamentale per continuare la nostra attività: dalle collaborazioni attive, alle segnalazioni, alle semplici pacche sulle spalle accompagnate da un “bravi, continuate così”.

Lanciando questo concorso rivolgiamo a tutti i più sentiti auguri di buon Natale e felice anno nuovo, augurandoci che l’anno che verrà sia migliore di quello appena trascorso.

Anche per quest’anno non mancano le sorprese, infatti sono cambiate alcune categorie: abbiamo aggiunto “Top player di Pse Speaker’s Corner” per decretare il personaggio più importante del gruppo di discussione più amato/odiato di Pse. Abbiamo inoltre istituito un premio speciale, che la redazione assegnerà al cittadino che si è distinto durante l’anno per determinate peculiarità. Sarete quindi voi a decretare chi sarà l’elpidiense dell’anno, e i vincitori di tutte le altre categorie. Avanti, al voto!

Ecco le categorie:

Elpidiense dell’anno

Evento dell’anno

Peggior figura dell’anno

Miglior attore non protagonista

Effetti speciali

Premio alla carriera

Rivelazione dell’anno

Top player di Porto Sant’Elpidio Speaker’s Corner

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parcheggio fatiscente in pieno centro

Diverse buche, una quarantina di siringhe, immondizia ovunque, illuminazione inadeguata. Rabbia dei residenti che puntano il dito contro l’amministrazione; il luogo è lo stesso in cui pochi giorni fa è stata bruciata un’auto.

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – I residenti di Via Belgio sono arrivati al limite della sopportazione. La causa? Il parcheggio pubblico confinante con Via Principe Umberto.

“Quest’area farebbe inorridirei chiunque, siringhe, immondizia, buche ovunque e fino a poco tempo fa ci venivano anche a buttare l’immondizia”. Perfino la pedana per i disabili è contornata da un ammasso di spazzatura. Purtroppo l’inciviltà deve essere monitorata e così non avviene per un luogo che ha un’illuminazione scadente e di riflesso e privo di cestini per la spazzatura.

I cittadini si sono lamentati più volte con gli amministratori, i quali hanno assicurato un intervento che ad oggi ancora non si è concretizzato. La richiesta è di cestini per l’immondizia, lavori sulle buche del terreno, un’illuminazione adeguata e qualche vigile che controlli ogni tanto la zona. “Fino a poco tempo fa ci buttavano anche i sacchi della spazzatura” affermano gli abitanti della zona; quest’ultima problematica è stata risolta con una segnalazione personale al presidente del Consiglio comunale Vitaliano Romitelli. Ma questo non è sembrato bastare dato che “chi sporca l’area sa che non ci sono pressoché controlli”.

Petite maison in mostra per il sociale

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO –  Arte e Sociale spesso si incontrano; come oggi e domani presso la ‘Piccola’ dove, dalle 9.30 alle 23.00, l’associazione culturale Petite maison des sons et lumièreès presenta la seconda edizione di ‘Esercizi di fotografia’.

Un’esposizione corale di oltre 120 fotografie a tema paesaggistico; ognuna di esse sarà acquistabile e il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Ant Italia Onlus, per l’assistenza ai malati tumorali.

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“Quest’anno abbiamo voluto esporre un’evoluzione della nostra ricerca con un discorso legato al ‘paesaggio’ – afferma il curatore del progetto, Andrea Ponticello – ci fa piacere anche fare beneficenza”. Mentre la direttrice Silvia Vespasiani ricorda come oltre a 70 foto degli allievi, saranno presenti altre 56 foto realizzate dal laboratorio di fotografia dei ragazzi dell’associazione di quartiere Fonte di Mare: tema i “vizi capitali”. “Siamo felici che per il secondo anno la Petite dona il suo lavoro all’Ant”. Entusiasta Federico Costantini che ricorda i nuovi progetti della fondazione come la fornitura di posti letto per i malati di tumore.

‘Ticket to Ride’, maggiore mobilità per gli studenti

Di Marco Vesperini

MACERATA – Officina Universitaria presenta una campagna per migliorare il trasporto studentesco, raccolte già 300 firme e a breve un sito dedicato. Sarà presentata all’Apm. 

L’appellativo di ‘Città Universitaria’ bisogna guadagnarselo e l’efficienza dei trasporti è un tassello fondamentale. Lo sanno bene i ragazzi di Officina Universitaria, sindacato studentesco maceratese, che ieri hanno presentato la proposta “Ticket to ride – Muoviamo Macerata”: migliorare il trasporto studentesco partendo dagli studenti di Scienze della Formazione e del Turismo. Il progetto verrà lanciato anche tramite un sito online ed è stato già presentato all’assessore Federica Curzi: presto verrà portato agli occhi dei dirigenti Apm.

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Sono quattro le linee guida pensate per agevolare il trasporto e renderlo a misura di studente. Acquisto del biglietto attraverso una distribuzione automatica presso la stessa struttura a Vallebona e la Stazione. Troppo spesso infatti capita che si debba pagare un sovrapprezzo sul mezzo per una mancanza di un venditore nelle vicinanze. Un Abbonamento trimestrale per agevolare chi fa uso della tratta nei mesi dei corsi rispetto a quelli degli esami, dove solitamente la frequenza di utilizzo diminuisce. Aumento delle corse dato che la criticità maggiormente riscontrata è stata il sovraffollamento degli autobus delle linee 7 e 8, proprio quelle che collegano il dipartimento di Vallebona con il resto della città. La proposta, al fine di scongiurare tali disagi, è quella di aumentare le vetture nelle fasce orarie: 8.00 – 8.30, 13.00 – 13.30, 17.00 – 17.30. Inoltre, la massiccia raccolta firme tra gli studenti, prevede la riduzione delle tariffe con uno sconto del 25% applicato a tutti gli abbonamenti per studenti, subordinandolo solo alla qualità di studente universitario.

“Officina Universitaria – afferma il coordinatore Tommaso Alabardi – ha deciso di lanciare questa campagna non solo per coinvolgere gli studenti ma per tutta la cittadinanza sensibile, formulando le nostre proposte a seguito dell’analisi di questionari fornitici dagli studenti stessi”. Una nota dolente ricade anche sulla soppressione del servizio navetta Ersu prevista per il prossimo anno. “Metterà in difficoltà molti studenti che ne usufruiscono, per questo, comprendendo che l’aumento dei mezzi sarebbe troppo oneroso, supportiamo la possibilità di sostituirli con vetture più capienti, così da non dover lasciare studenti a piedi come spesso capita”.

Elezioni europee, a Porto Sant’Elpidio 284 firme per ‘L’Altra Europa con Tsipras’

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – Le elezioni europee sono alle porte e siamo, di fatto, in piena campagna elettorale. Abbiamo intervistato due dei promotori della lista ‘Europa unita con Tsipras’ per la città di Porto Sant’Elpidio, Mattia Rinaldi di Sel e Roald De Tino di Rifondazione Comunista. Gli stessi presenteranno la lista l’8 maggio alla Croce Verde insieme ai candidati, Roberto Felice Pizzuti, professore di economia della Sapienza di Roma, e Giuseppe Santarelli, sindacalista calzaturiero della Cgil.

Nel fermano sono state raccolte 750 firme, 1/3 delle quali nella sola Porto Sant’Elpidio. Più di 4 mila nella Regione Marche. Mentre a livello nazionale, su un minimo di 150 mila per partecipare alle elezioni, ne sono state raccolte 220 mila. “Siamo sicuri che a livello locale si raggiungerà un buon risultato. Abbiamo registrato un forte interesse tra la cittadinanza, pur avendo a disposizione mezzi inferiori rispetto alle altre liste; questo è indice del fatto che si sente il bisogno negli elettori di avere una lista di sinistra in Europa”.

Perché Alexis Tsipras dovrebbe essere la scelta per la sinistra europea?

È la storia politica di Tsipras che lo pone come proposta per la sinistra europea. Il suo partito, Syriza (ndr partito che riunisce i movimenti di sinistra greci), nel 2008, all’inizio di questa crisi economica, era dato al 4% mentre il Pasok (ndr. partito socialista greco) viaggiava sul 25-26%; arrivando ad oggi quest’ultimo, secondo i sondaggi, è dato intorno al 12% mentre Syriza è al 28 %.

Lo scenario che si sta proponendo in Europa agli elettori vede: da un lato il Partito Popolare Europeo (PPE) che propone di continuare sulla strada delle politiche neoliberiste, di sostegno all’economia capitalista tout court, con una ricetta di detassazione favorendo i grandi poteri finanziari come banche e multinazionali, queste formazioni sociale invece che quelle più colpite dalla crisi, e non mi riferisco soltanto a Spagna, Grecia, Italia ma a tutti i paesi europei; dall’altra c’è il Partito Socialista Europeo (PSE) che candida Schultz, un uomo che in Germania governa insieme ad Angela Merkel in un governo simile a quello che abbiamo attualmente in Italia. E qui è il problema perché questo candidato, che dovrebbe rappresentare un’alternativa alle politiche neoliberiste, in realtà il suo programma si allinea sostanzialmente sulle politiche delle banche similmente a quelli che dovrebbero essere i suoi antagonisti politici.

Serviva un candidato di sinistra quindi…

Tsipras è anche una candidatura simbolo perché viene da un paese, la Grecia, che incarna una via alternativa a quella che è la politica dominante. Laddove noi abbiamo un centrosinistra ed un centrodestra che propongono una strada unica e l’unica percorribile, secondo loro, con tagli alla cultura, alla sanità, alla scuola, al sociale, alle pensioni, solo per continuare a finanziare banche e grandi industrie; mentre dall’altra parte c’è un’alternativa fatta di socialità perché non si esce dalla crisi dando i soldi a chi già li ha ma soprattutto a chi la crisi l’ha creata.

Il programma di Tsipras, in sostanza, propone un nuovo tipo di piano ‘Marshall’. Non pensare all’Europa come una matrigna che imponga a molti, non responsabili di questa crisi, di stringere la cinghia mentre pochi continuano ad accentrare il potere finanziario distruggendo l’economia reale tutto quello che deriva da questo. Non possiamo fidarci di Shultz perché è al governo con Angela Merkel e se in patria sostieni l’austerità non puoi, perché ci sono le elezioni, dire che ne farai di meno. Non sei credibile, Tsipras lo è in questo momento storico.

Come mai in questo momento storico, in Europa, non abbiamo governi o un governo che faccia come la storia e gli economisti insegnano: bolla finanziaria – crisi – austerità – governi che dirigono le risorse finanziarie verso un nuovo sviluppo economico – perché siamo ancora alla quarta fase?

È difficile ipotizzare i vari motivi perché noi possiamo cercare di immaginare il motivo per il quale vengono prese certe strade. Secondo il punto di vista, di sinistra, della Lista Tsipras che riunisce tutti coloro che non condividono a sinistra le scelte europee e nazionali, noi assistiamo ad un attacco ben mirato, ad un certo modo di intendere lo Stato, da parte di un potere economico con una forza che mai si è vista nella storia. Con la globalizzazione, le grandi industrie, gli speculatori finanziari, banche e compagnie assicurative internazionali ecc. con un potere che trova dei limiti nello Stato e, nel nostro esempio, in Europa. La pressione esercitata si sente maggiormente da noi rispetto ad esempio in America, proprio perché in Europa il sistema di welfare (ndr. lo Stato sociale) è molto forte rispetto altri paesi.

Gli stati europei, nel tempo, hanno limitato, ieri più di oggi, la speculazione di tali capitali. Lo vediamo anche nel nostro territorio come i grandi calzaturieri che si possono permettere di spostare le fabbriche in Cina, in India o dove gli conviene, grazie alla globalizzazione, sono gli stessi che poi a livello internazionale, come le banche, possono spostare grandi capitali dove più gli conviene e premono sugli stati per far si che i vincoli imposti dal sistema di walfare europeo venga meno.

L’attacco, secondo noi, avviene tramite la speculazione finanziaria. Per questo, oggi, chi ci governa rincorre questi potentati nella logica che: se noi li favoriamo vengono da noi e creano lavoro; però per favorirle distruggiamo lo stato sociale che abbiamo creato con duri sacrifici in Europa. Una vittoria di Pirro perché abbiamo ottenuto il lavoro ma di che tipo? Una volta c’era il posto fisso, la scala mobile e tutta una serie di garanzie che sono state erose. Questo i greci lo hanno patito in modo maggiore essendo uno Stato piccolo, con meno risorse e meno capacità.

Una volta le grandi crisi mondiali si risolvevano con le guerre, oggi non c’è un tale rischio quando le istituzioni non tengono lo Stato sociale o vi è una differenza?

Le guerre ci sono ma non si combattono più sul suolo europeo e il progresso tecnologico, essendo aumentato, non porta ancora a una fame da far sfociare in una crisi di tale portata che fù cavalcata da fascismi vari in Europa. Per quanto vediamo l’avanzare di partiti come Alba Dorata, Le Pen in Francia, quindi anche adesso l’uscita dalla crisi con slogan facili mantiene un forte appeal.

In Italia abbiamo il Movimento 5 Stelle come nuova proposta che, per quanto non può essere classificato come un fascismo, ha degli slogan facili. Il problema di Grillo è che fa tante proposte condivisibili ma dopo si inseriscono in un programma non completo che non considera tutti gli aspetti della società europea, fatta su slogan generici assumendo due misure su due piedi. Quello che ci differenzia da Grillo è che per uscire da una crisi simile bisogna immaginare un nuovo modello di società, con istituzioni, democraticamente elette, che riacquistino il ruolo centrale per guidare i cittadini oltre questo momento storico.

 

Difesa della costa, la Regione incontra i balneari ma sul piatto poche risorse

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO –Propositi promettenti ma poche risorse. L’assessore regionale Paola Giorgi è chiara. “Abbiamo stanziato 78 mila euro per Porto Sant’Elpidio nell’immediato e stiamo lavorando su più fronti ma la Regione Marche da sola non dispone delle risorse necessarie”. Le strade percorse sono due: una nel medio e una nel lungo periodo, ma i balneari dovranno mettersi le mani in tasca.

Per completare il progetto di difesa costiera la Regione Marche deve trovare 100 milioni di euro, una cifra non irrisoria in un periodo di ristrettezze economiche e con un fondo regionale di 1,6 milioni già esaurito per far fronte alle richieste immediate di 22 paesi. Da qui derivano i 78 mila euro a fronte di una richiesta fatta dal Comune di 300 mila. “Posso comprendere che abbiamo avuto anche qualcosa in più rispetto alle altre città simili alla nostra ma questi soldi non bastano – afferma il sindaco Nazareno Franchellucci – siamo disposti ad investire 200 mila euro per il ripascimento e ad accendere nuovi mutui ma la Regione deve venirci incontro”.

Da Roma potrebbero arrivare parte delle risorse per completare la difesa costiera marchigiana a patto che venga presentato un progetto unico insieme ad Emilia Romagna ed Abruzzo. L’accordo è già operativo e ieri i tecnici delle regione si sono incontrati per concordare un piano “che entro qualche settimane arriverà sul tavolo del Ministero dell’Ambiente”. “ Ci sono anche i 20 milioni stanziati per l’alluvione del 2011 – continua l’assessore – che ancora devono essere ripartiti tra comuni e privati”. Un’altra strada intrapresa è quella dei fondi europei. Ma le risorse sono poche, 25 milioni in 7 anni. E precisa “riguardo il precedente progetto di difesa per Porto Sant’Elpidio i due pennelli non rientravano nel piano regionale”. Le due “costruzioni” costiere sono quelle che maggiormente sembrano causa dei danni. Per il ripascimento invece (della durata di una mareggiata) il Comune userà il materiale sedimentato proprio dai pennelli e, grazie ad una recente modifica della legge regionale, potrà essere usato quello sedimentato nei bacini dei due fiumi. “Inoltre – conclude la Giorgi – stiamo valutando un’operazione di ripascimento più lunga attingendo ad alcuni punti nel mare dove vi più sedimenti, ma dobbiamo operare insieme alle altre due regioni”.

L’Amministrazione comunale sta agendo parallelamente. “Il progetto della Modimar è stato abbandonato e abbiamo contattato un esperto del Politecnico delle Marche – afferma il primo cittadino – che ha già fatto un sopralluogo e a cui abbiamo affidato di fare uno fotografia sullo stato attuale della nostra costa”. Il professore dovrà constatare se i due pennelli aggravano la situazione già critica dell’erosione e dare un parare tecnico. “Se risulteranno dannosi, li toglieremo immediatamente”. Conclude il sindaco. “Abbiamo richiesto la possibilità di accendere un mutuo per pagare l’opera di innalzamento di quegli scogli che sono scesi oltre il livello del mare”. Il Comune che è attualmente in causa con la Modimar dovrà avere il permesso del giudice per agire. “Abbiamo chiesto al Ministero informazioni su esperti che potessero eseguire un nuovo progetto integrato con quello regionale – conclude Annalinda Pasquali, fresca della nuova delega alla difesa costiera – ci siamo quindi messi in contatto con l’Ismar di Venezia per un progetto definitivo”.

I balneari dal canto loro parlano di “gravi responsabilità per i pennelli che non rientravano nel piano regionale, nel quale – aggiungono – all’art. 6 è scritto che si consigliava di non fare ulteriori opere oltre le scogliere”. Confermate facilitazioni al credito per avviare la stagione. “Se dobbiamo pagare i lavori di tasca nostra almeno chiediamo una garanzia per la liquidità necessaria a far partire la stagione”.

Via Cinque Giornate, la rabbia dei residenti

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – È ancora fresco il ricordo dell’aggressione avvenuta la scorsa settimana in Via Cinque Giornate a scapito di un giovane tunisino. “La situazione è grave e il problema si è soltanto spostato” – affermano alcuni residenti – “qui si spaccia eroina alla luce del sole e tutti lo sanno”.

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L’appartamento in cui si è consumata la vicenda è abitato da un italiano, noto agli inquirenti per vicende legate allo spaccio e per le molestie ad altri residenti; ospitava la coppia aggredita che in quel momento era in compagnia dei futuri aguzzini. La ragazza, durante la lite, è uscita urlando dalla porta di casa mentre il ragazzo veniva scaraventato oltre il parapetto, sfondando nella caduta l’auto di alcuni vicini di casa. Il “commando”, poi, è tranquillamente sceso dalle scale dell’appartamento e ha infierito sul giovane finché questi non è riuscito a rifugiarsi nel vicino bar. Nel frattempo sono arrivate le volanti delle forze dell’ordine e i sanitari, avvertiti dai residenti.

I cinque, due tunisini, un marocchino, un algerino e un italiano, sono stati fermati e identificati. Da lunedì agli arresti per tentato omicidio in corso, lesioni aggravate e minacce. I residenti del quartiere San Filippo sono stremati. Un problema derivante dalle frequentazioni di alcuni tossicodipendenti elpidiensi che ospitano personaggi poco raccomandabili provenienti da altri paesi. Sfatato il mito della problematica derivante dalle case popolari. I proprietari dell’immobile sembrano essere decisi a vendere l’abitazione che nel frattempo è stata svuotata dai mobili e chiusa.

“Purtroppo lo spaccio rimane e sembra che questi elementi si siano spostati, ospitati da altri loro conoscenti nel quartiere, e permangono qui, il problema non è ancora risolto”. L’Amministrazione e la Polizia municipale sono a conoscenza della situazione da tempo ed entro maggio dovrebbero portare a compimento l’istallazione di telecamere in punti nevralgici del quartiere, nonché aumentare il controllo dei vigili con la turnazione notturna. Il comandante della municipale Gattafoni nell’ultimo Consiglio comunale ha annunciato che si stanno trovando delle coperture alternative al fondo per il personale, permettendo così l’aumento degli orari dei turni. Anche se ancora non è stata fissata nessuna data per la partenza.

“Chiediamo all’Amministrazione di intervenire il più presto possibile, siamo consapevoli delle difficoltà che questa particolare situazione comporta, ma bisogna che ci aiutino a risolverla perché questi episodi sono in aumento – concludono i residenti – la situazione è esasperante e non vogliamo che qualcuno perda la testa e inizi a farsi giustizia da solo”.

Elezioni europee, incontro con i senatori a 5 Stelle

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – Le europee si avvicinano e la politica nazionale torna al vaglio dei cittadini; i quali hanno potuto confrontarsi con due senatori della repubblica del Movimento 5 Stelle, Serena Fucksia e Carlo Martelli, il 28 febbraio, presso la Croce Verde. L’incontro, organizzato dagli attivisti e consiglieri elpidiensi, Massimo Spina e Marco Fioschini, si è incentrato sulla direttiva Bolkestein, Ambiente, Sanità e Governo, sfociando inevitabilmente su molti temi e tenendo tutti i presenti incollati alle sedie fino a tarda notte.

“La Bolkestein è stata un’arma a doppio taglio, soprattutto per quanto riguarda il modo in cui è stata recepita dall’Italia – afferma la Fucksia, Segretario della Commissione Igiene e Sanità – le forme legislative con le quali è stata modificata cercano di far diventare bello ciò che non è”. La direttiva quadro del 2006, relativa al mercato interno di servizi dell’Unione Europea, è stata fortemente criticata fin dall’inizio in quanto carente dal punto di vista socio-economico e della concorrenza. Innescando un meccanismo di concorrenza sleale tra Stati. “Bisogna intervenire nelle misure di controllo, sia per i gestori che per i consumatori – continua il Vicepresidente della 13°Commissione Territorio e Ambiente, Martelli – non possiamo imporre dei consorzi perché questo andrebbe contro il principio del libero scambio, ma potremmo incorporare nel costo del prodotto tutti quei fattori esterni che ne aumenterebbe il costo rispetto a quello autoctono: distanza, inquinamento ecc. Per quanto riguarda i servizi questo è fiscalmente più difficile ma stiamo lavorando ad un risoluzione simile a livello europeo: questa è la chiave di volta”.

“Siamo molto indietro in Italia per quanto riguarda la promozione all’estero – continua la senatrice – basti pensare che quando la Francia si presenta agli incontri di promozione internazionale ci va come Francia, e poi si dirama nelle tipicità regionali, invece noi ci andiamo con sei uffici per ogni Regione. Bisogna sconfiggere questo cappio culturale in cui gli italiani si sovrastano l’uno con l’altro: o ci salviamo tutti o affondiamo tutti insieme”. E sulla sanità avanza la proposta di trasferire i cup all’interno delle farmacie per snellire la burocrazia e abbassare i costi.

Il lavoro non viene dimenticato. Nel confronto viene discussa la proposta di fare orario continuato nelle fabbriche simile al modello nordico. “Meglio non fare un regolamento rigido ma lasciare libera possibilità alle aziende. Bisogna anche avanzare proposte su un cambiamento culturale di gestione del nostro tempo”. Conclude la senatrice marchigiana.

Riguardo alle recenti espulsioni dei parlamentari pentastellati Martelli ne fa una questione di tempo. “Ci eravamo accorti mesi fa di alcuni nostri colleghi che stavano minando dall’interno l’azione del gruppo, l’unico rimpianto è quello di avere portato a rilento la procedura di espulsione”. L’ampio dibattito è stato ricco di partecipazione da parte del pubblico. Grandi assenti i rappresentati delle istituzioni del Comune, invitati a partecipare dai consiglieri, hanno lasciato vuoti i posti a loro riservati. Parafrasando Watzlawick: non si può non comunicare.

Un anno di Team Atletica

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – Primo giro di boa per la società del Team Atletica Porto Sant’Elpidio che lo scorso week-end ha compiuto un anno di attività. Tutti riuniti per i lieto evento, bambini, ragazzi, genitori. Si respira l’aria conviviale della festa e sorride il presidente, nonché allenatore, Leonardo Paci. “Siamo riusciti a rendere la “struttura” più umana possibile, abbiamo formato un gruppo compatto ed è quello che ci eravamo prefissati”. I ragazzi hanno festeggiato mister Paci con un video divertente in cui traspare tutto l’attaccamento.

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Com’è il bilancio personale e del gruppo di questo primo anno?

La mia prima era una figura prettamente tecnica ma fare anche il presidente è completamente differente. Ho scoperto che ti impegna totalmente, in un campo poi che non è il mio. E devo ringraziare Renato Bruni e altri presidenti nella regione che mi hanno dato qualche consiglio per andare avanti. Noi vogliamo essere un’entità non uguale alle altre seppur piccola.

L’Amministrazione comunale ha rinnovato il vostro contratto? come vi ha aiutato?

Ci hanno rinnovato il contratto e devo ringraziare l’assessore Milena Sebastiani che mi ha convinto a intraprendere questa sfida; con il suo aiuto e quello dell’Amministrazione possiamo fare molte cose, il campo rimane questo e ci hanno anche dato un contributo per il settore giovanile. Per ora ci stanno vicino quindi devo ringraziare lei e il Comune di Porto Sant’Elpidio.

Collaborate con le altre società sportive? Come vi rapportate con loro e quali peculiarità vi differenziano?

Noi siamo l’unica società di atletica leggera, a Porto Sant’Elpidio, che fa un’attività di settore giovanile. un settore assoluto e speriamo di allargarla anche agli amatori. Nonostante che sia il primo anno abbiamo ottenuto dei podi: Paci Mattia, Lorenzo e Leonardo Mancini, Gabriele Rinaldi, Luca e Gianni Virgili. Il fiore all’occhiello è stata la vincita della staffetta svedese contro una forte squadra come quella Sambenedettese.

Un piccolo neo è il settore femminile che rimane più restio a partecipare alle gare seppur vengano ad allenarsi, salvo qualcuna.  Abbiamo un 40 % di esordienti ed avere un buon vivaio è importantissimo.

Quali sono le gare che avete ora davanti?

Al contrario dello scorso anno abbiamo partecipato a due campestri (i cadetti), più abbiamo partecipato agli indoor di Ancona ottenendo un buon risultato perché l’allievo Gianmarco Belletti ha ottenuto il minimo per i campionati italiani; è uscito al primo turno ma li c’era una concorrenza spietata. Questo a dimostrazione che in questi due mesi abbiamo lavorato bene.

La super prostituta e il mare (Si de lu Portu se…)

Arrestata a Porto Sant’Elpidio una super prostituta di 34 anni, la prima in Italia. Le accuse, pesantissime, vanno dalla falsificazione dei documenti ai combattimenti clandestini tra rumeni.

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I più maligni hanno subito pensato che fosse solo un mezzuccio della stampa per rendere eclatante il ‘fermo’ di una prostituta sulla statale, ma si sbagliavano, non era come le altre, lei era speciale, riusciva a battere davanti a 3 case cantoniere contemporaneamente, era dotata di Pos ed era lei che controllava il racket dei papponi.

L’appellativo ‘Super’ se l’era guadagnato sul campo, sfoderava prestazioni devastanti, una sera l’ho caricata sul Suv e sono tornato a casa guidando una Panda
ed era così esperta che se gli chiedevi un pompino potevi scegliere tra 38 varianti.

Ora che la super prostituta è stata consegnata alla giustizia tutti esultano, l’incubo è finito e tutte le altre potranno ritornare liberamente sulla statale.

Intanto si è consumata una spedizione punitiva in vià 5 giornate dove un giovane tunisino è stato ferito a colpi di sciabola. Poi fortunatamente Kabir Bedi si è calmato. L’aggressione è stata talmente violenta che ora le siepi del condominio sono ben potate. Gli aggressori gli hanno promesso che torneranno a finire il lavoro, appena riusciranno a procurarsi delle spade laser.

Infine peggiorano le condizioni della costa elpidiense, gli chalet posti dall’amministrazione per arginare le mareggiate non sembrano funzionare.

Ma l’opposizione non sta a guardare, il neo consigliere Fioschini ha proposto una soluzione alternativa ed ecosostenibile alle barriere soffolte: popolare le nostre coste di spugne, mentre Perticarini ha chiesto la sospensione dell’erosione da rinviarsi a data da definire.

La dedica di Post-it agli amici di Si de lu Portu se…

Se si de lu Portu non esci, scappi!

sai che derete ogni finestra ci sta na vecchia che te squadra

se si de lu portu sai che dopo 10 minuti de pioe devi evità lu sottopassu derete lu mercatu copertu

te ricordi l’odore pungente de lu cessu pubblicu de via Mameli addolcito dalla passiflora lungo lu recintu de la staziò,

se vedi unu che curre scazu jo pe lu mare sai che d’è de lu portu

se si de lu portu sai che è come le città de lo far-west, strette e lunghe co la via in mezzo, e come nel far-west non ce semo fatto mancà cosa, lu sceriffu, lu banditu, l’indianu, lu cavallu, Ciuffonero e lu saloon

se si de lu portu perchè c’hai almeno un parente strettu che c’ha a che fa co le scarpe

se affitti a le puttane e poi te lamenti che ce ne sta troppe, si de lu portu

si de lu Portu perchè lu chalet non se cambia e d’estate stai contentu pure se non c’hai li sordi pe ji in vacanza

si de lu portu perchè quanno passi loco l’angulu della Casbah, pure se addè che le seje è tutte vote te scappa un sorrisu

si de lu Portu perchè Porto Sant’Elpidio è Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare è Sallupijo

Vittorio Lattanzi

ringraziamenti speciali a Corigliano, Settembrini e Rossi di Acido Lattico/Lercio