Ex Fim. Come stanno le cose?

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Oggi, giovedì 11 luglio 2013, alle ore 12:00 si è riunita al IV commissione consigliare presieduta dal consigliere Giacomo Perticarini, per parlare dell’area ex Fim. Hanno partecipato, il capogruppo del Pd Aldo Acconcia, il capogruppo di Fdi Andrea Putzu, il capogruppo del M5S Roberto Cerquozzi, il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Daniele Scotucci, il capogruppo del Pdl Enzo Farina, il capogruppo di Impegno per Pse Sergio Ciarrocca, il consigliere Giuseppe Summa, l’ingegner Stefano Stefoni, e seppur per poco l’assessore all’urbanistica Annalinda Pasquali.

Come detto la Pasquali ha dovuto abbandonare dopo poco i lavori causa un impegno precedentemente assunto, ma l’assessore Scotucci e l’ingegner Stefoni hanno saputo chiarificare esaustivamente tutti i dubbi venuti fuori durante la discussione. In particolare Stefoni ha fatto, in due/tre interventi, una panoramica riguardante tutto ciò che gira intorno a quell’area(proprietà, bonifica, riqualificazione).

Innanzitutto si è capito che il 70% di bonifica realizzato in quell’area è riferito ad una valutazione per così dire “vecchia”, inserita nel vecchio progetto ormai cassato dalla sovrintendenza. Infatti ad agosto 2011 i lavori di bonifica sono stati stoppati dall’Arpam che ha ritenuto i materiali che venivano trattati come non pericolosi, in realtà pericolosi. Il costo della bonifica era stato preventivato in dieci milioni di euro, che alla luce delle nuove rilevazioni fatte, aumenterà del 50% circa.

Nei mesi di Marzo e Aprile l’Arpam ha effettuato nuove rilevazioni sul terreno, e dalle previsioni di Stefoni, se i risultati di queste analisi arrivassero entro l’estate, entro ottobre-novembre si farà la variante al programma di bonifica necessaria, per gennaio 2014 potranno ricominciare i lavori di bonifica che potrebbero concludersi in circa otto mesi.

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Per quanto riguarda le metrature di residenziale, è venuto fuori dalla discussione che il terreno destinato a questa utilità sarà il dieci percento del totale di tutta l’area, e a detta del vicesindaco Scotucci(che ha visto il progetto presentato dal privato alla maggioranza), l’impatto visivo è molto positivo, le costruzioni abitative, dai due ai cinque piani, sono disposte in una maniera tale da non “rovinare” il paesaggio.

I tremilacinquecento metri quadrati in più che chiede il privato al comune, molto probabilmente verranno concessi, nonostante l’assessore all’urbanistica Pasquali sia stata contraria, perché è meglio non rischiare che il privato faccia saltare in aria tutto, e non rispetti l’impegno di bonificare l’area, hanno specificato Scotucci e Stefoni.

Il capogruppo Acconcia rimarca invece un aspetto molto importante, cioè che in quell’area sarà creato un parco di centomila metri quadrati, destinato al pubblico utilizzo. Quindi anche 50- 60 appartamenti in più non intaccheranno significativamente in complesso l’equilibrio della riqualificazione dell’area.

La cattedrale sarà ristrutturata ed adibita ad albergo, con il piano terra(1400 metri quadrati), utilizzabile anche dalla comunità cittadina. Il complesso ricettivo prevede 70-80 camere, per una metratura totale di 5000 metri quadrati. In realtà è proprio da qui che escono fuori i 3500 metri quadrati di residenziale che probabilmente verranno concessi al privato. Nel piano erano stati destinati 8500 metri quadrati al ricettivo, ma siccome l’area della cattedrale può ospitare massimo 5000 metri quadrati di edificio, la differenza è stata chiesta in metri di residenziale.

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I tempi di realizzazione dell’opera, senza contare i tempi indicati da Stefoni per la bonifica, dovrebbero aggirarsi tra i cinque e i sette anni. Se ad agosto 2014 finirà la bonifica, nel giro di sette anni potremmo vedere completato il lavoro di riqualificazione di quell’area.

Al pubblico resterà dunque, oltre al già citato mega parco, la struttura costruita all’interno delle mura della cattedrale che però verrà ceduta al privato(mantenendo l’uso del piano terra), ed una palazzina per gli uffici completamente nuova e pronta all’uso.

Un aspetto importante che merita di essere chiarito è che i proprietari cercheranno di completare l’opera il più celermente possibile, per rientrare al più presto del grande debito assunto con le banche, che ogni anno succhiano fior fior di interessi passivi sui mutui. In particolare, il socio di minoranza che ha acquistato l’area, cioè l’Ecoelpidiense, se si verificassero ulteriori slittamenti rischierebbe praticamente il tracollo finanziario.

I dubbi che son venuti fuori dalla discussione sono stati molteplici, indichiamo i più importanti.

I 25000 metri quadrati di residenziale saranno difficili da vendere in questo particolare momento storico, anche perché per evitare l’effetto “tre archi”, gli appartamenti non saranno più piccoli di 65-70 metri quadri, con un conseguente costo medio abbastanza alto anche vista la posizione in cui si troveranno.

Nel boulevard centrale pedonale e ciclabile che attraverserà il complesso residenziale saranno previsti al piano terra degli spazi commerciali, che a detta del vicesindaco Scotucci dovrebbero servire a rilanciare i commercianti del centro. Sinceramente difficile da seguire, in quanto se si insedierà un nuovo complesso commerciale all’interno di una nuova area residenziale, o facciamo trasferire tutti i commercianti del centro lì(e quindi spariscono dal centro), oppure nasceranno nuove attività che si aggiungeranno a quelle già esistenti che soffrono una tremenda crisi. Sicuramente questo sarà un punto da approfondire accuratamente.

In generale questa riunione è stata molto costruttiva e soddisfacente per tutti. I toni sono stati a volte duri, a volte inutilmente stizziti, ma la maggior parte delle volte calmi e pacati. La disponibilità a far assistere i Blog che seguono le vicende cittadine alla riunione della commissione da parte del presidente e di tutti i membri, è sintomo di una predisposizione alla trasparenza, alla condivisione ed alla partecipazione, e spero che sia da esempio anche per le altre commissioni. Per assurdo, se tutti i cittadini di Porto Sant’Elpidio avessero assistito alla riunione di oggi, andrebbero in giro meno cazzate sul conto della Fim, e sarebbero stati tutti più informati e consapevoli della complessità e della difficoltà nel risolvere una questione così importante per il futuro della nostra città.

Riccardo Marchionni

Foto by Giulia Piermartiri: http://giuliapiermartiri.jimdo.com/

Sel e 5 Stelle, tra lottizzazioni e difesa dell’ambiente

In questi ultimi giorni di campagna elettorale tutte le forze politiche in campo chiamano la cavalleria per sostenere i fianchi. Così ha fatto Sel, all’incontro organizzato nella sala parrocchiale di San Pio X, a Marina Picena. Ospite d’eccezione Valerio Calzolaio, per molti anni consigliere comunale di Macerata, ex sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, deputato per quattro legislature.

“Qui a Porto Sant’Elpidio abbiamo una problematica stringente, quella del consumo del suolo. Che si sta aggravando dagli anni novanta, anche grazie alle politiche filo liberiste e berlusconiane delle amministrazione di centro-sinistra” afferma Mario Galieni, segretario comunale di Sel. “Noi puntiamo al consumo zero. Le lottizzazioni che in questi anni si sono succedute, nascoste dalle amministrazioni, sono realizzate dai grandi gruppi di costruzioni, spesso collegati al malaffare e vanno fermate”. Il candidato consigliere continua citando il progetto darsena, la cui area è ad oggi “a tutela ambientale integrata, e il centro-sinistra vorrebbe farci un porto con strutture residenziali e commerciali”.

“Purtroppo la cappa di cemento occupa questa città da anni”. Calzolaio ricorda  gli errori commessi negli anni, come l’uso sbagliato del piano energetico regionale, “con autorizzazioni di impianti non a norma”. E ci tiene a precisare. “Un nostro consigliere comunale dovrebbe immediatamente portare sul tavolo le nostre battaglie, ad esempio proporre l’unione civile a Porto Sant’Elpidio”.

Non poteva mancare l’ex-Fim. “Una bomba ecologica di cui i cittadini non conoscono il reale potenziale perché manca un dialogo con gli amministratori”. Galieni si impegna al riguardo. “Se andremo a governare, il giorno dopo l’insediamento, porteremo i faldoni del materiale alla Procura della Repubblica e chiederemo di procedere alla riscossione della fideiussione per la bonifica a cui l’ex sindaco Mario Andrenacci aveva rinunciato”.

Il tema lottizzazioni viene ripreso con forza anche dal candidato sindaco Roberto Cerquozzi, durante la conferenza stampa di ieri. “In questi giorni in cui le parole trasparenza e partecipazione sono molto inflazionate, questa amministrazione ha convocato un Consiglio Comunale, il giorno 22 maggio, dove verranno approvate quattro pesanti varianti urbanistiche a pochi giorni dal voto”. Il riferimento è l’approvazione del piano di riqualificazione della zona ex-Ligmar. Dove è prevista la realizzazione di un’area commerciale e di un maxi parcheggio (1500 posti macchina) per un area totale di 72.000 metri quadrati. Il costo complessivo dovrebbe aggirarsi sui 33 milioni di euro circa e l’operazione è gestita dal gruppo Maccaferri.

Ospiti d’onore le parlamentari marchigiane del Movimento 5 Stelle: Patrizia Terzoni e Serenella Fucksia. “In Parlamento ci stiamo occupando anche delle aree SIN (Siti di Interesse Nazionale, aree contaminate estese) di cui fa parte anche la vostra ex-Fim – afferma Terzoni, deputata della Commissione Ambiente – Ma abbiamo una difficoltà a livello parlamentare ad avere un elenco di tutti i siti, con le relative informazioni. Come Movimento 5 Stelle ci stiamo attivando a livello regionale per raccogliere tutto il materiale a noi conosciuto”.

Cerquozzi ci tiene a ricordare il loro auspicio per una proposta di legge che regolamenti la prostituzione, problematica molto sentita a Porto Sant’Elpidio. Nonché fare chiarezza in ambito ambientale sullo stoccaggio gas. “Su questa problematica – interviene la senatrice Fucksia, facente parte delle Commissioni Sanità, Giustizia e Affari Costituzionali – ci siamo già mossi con delle interpellanze parlamentari e sarebbe anche necessario richiedere delle ispezioni su questi siti”.

                                                                                                                        Marco Vesperini