Taglio palme, l’esperienza di Porto San Giorgio

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Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – Due pesi e due misure. È passato un mese dall’abbattimento delle 8 palme storiche di Via Mameli ma la vicenda brucia ancora nella cittadinanza elpidiense; soprattutto dopo l’ultimo Consiglio comunale quando sia il presidente Vitaliano Romitelli che, per ammissione indiretta, il dirigente Lavori Pubblici Stefano Stefoni hanno confermato la mancanza di comunicazione interna alla stessa maggioranza. “Non abbiamo tagliato le altre piante(quelle dietro piazza Garibaldi) perché l’assessore Buono, Romitelli e Ciarrocca si sono messi di traverso”. Afferma quest’ultimo. Il buon assessore ai Lavori Pubblici sembrava egli stesso saper ben poca cosa in quel frangente: peccato di negligenza?

Si è detto che “quello dell’abbattimento è stato un atto dovuto conseguentemente alle richieste delle Ferrovie dello Stato”, nonché per due palme intaccate dal ‘punteruolo rosso’. Sarà una coincidenza ma su quel tratto ci sarebbe una previsione di allargamento dei parcheggi, in vista della variante urbanistica per la nuova viabilità di Piazza Garibaldi.

Abbiamo intervistato Giorgio Raccichini, consigliere comunale di Porto San Giorgio, per sapere come i nostri vicini hanno gestito le “pressioni” di Ferrovie.

Consigliere nella vostra città come avete affrontato la questione degli arbusti posti sul tratto ferroviario?

Il decreto del 1980 parla di divieto di far crescere piante o siepi ad una distanza minore di 6 metri dal tracciato ferroviario. Il punto maggiormente colpito da tale divieto, a Porto San Giorgio, riguarda Viale Cavallotti dove ci sono molti pini storici della città; e abbiamo trovato un appiglio nel fatto che in tale decreto non viene menzionato l’abbattimento come obbligatorietà ma si possono trovare misure alternative per preservare il patrimonio arboreo, come potatura e messa in sicurezza.

Ci sono state ripercussioni di FS?

Nel marzo 2013 Ferrovie aveva diffidato il Comune di tagliare una trentina di pini entro un mese ma non ci siamo piegati. Un’amministrazione deve preservare il suo patrimonio quando può. L’assessore mi ha detto poi che recentemente è arrivata in Comune una multa di 26 € per questa mancata ottemperanza. Non è finita qui quindi; ma quando la cittadinanza e l’amministrazione, che deve tutelare gli interessi di quest’ultima, si battono su questioni condivise, si può fare molto. Noi (ndr. l’attuale amministrazione) a Porto San Giorgio abbiamo scelto di non tagliare a differenza di chi ci ha preceduto. Anche da un punto di vista turistico, dato che molte città della costa adriatica hanno un percorso marittimo formato da pini e palme, sarebbe bene preservare tale patrimonio.

La super-ordinanza anti prostituzione

Una multa di 200 euro per chi viene sorpreso a “negoziare, concordare prestazioni sessuali a pagamento, intrattenersi con soggetti che, per l’atteggiamento, l’abbigliamento ovvero per le modalità comportamentali, manifestano l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali”, e a chi viene sorpreso a “fermare il veicolo in cui si è a bordo al fine di contattare il soggetto dedito alla prostituzione e consentirne la salita.”

Questi due sono i divieti che secondo il sindaco, insieme ad un maggiore pattugliamento da parte delle forze dell’ordine, nell’arco di due mesi(entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi) dovrebbero smantellare le orde di prostitute che arredano la statale di Porto Sant’Elpidio.

“Di concerto con la Prefettura di Fermo ed i Comuni di Porto San Giorgio e Fermo, è stata elaborata un ordinanza che verrà emanata congiuntamente dal 1 settembre dai tre comuni interessati e avrà medesima decorrenza.”

“Il fenomeno della prostituzione di strada – spiega il Primo Cittadino – inficia la sicurezza urbana, interessa a volte anche minori e immigrati clandestini, favorisce il permanere sul territorio italiano di persone che creano turbativa all’ordine pubblico, con conseguente allarme sociale della cittadinanza, pericolo per la sicurezza urbana e della circolazione stradale, per l’incolumità pubblica, oltre che a rappresentare un danno d’immagine per l’intera città. Sin dal mio primo giorno di insediamento ho iniziato a lavorare in sinergia con le Forze dell’Ordine locali per analizzare il fenomeno della prostituzione. Questo provvedimento arriva in tempi rapidissimi dopo l’episodio di via Mameli per il quale mi ero attivato immediatamente con la richiesta di convocazione di un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.”

“Il Provvedimento, che sarà operativo a partire da domani – continua Franchellucci – avrà una duplice conseguenza. Innanzitutto, come stabilito, ci saranno due mesi di controlli a tappeto, ispezioni serrate e continue che verranno effettuate da una vera e propria Task Force composta da Forze dell’Ordine locali, provinciali e addirittura provenienti da fuori Regione. In secondo luogo la mancanza di presupposto giuridico di urgenza che era stata rilevata nelle precedenti ordinanze si è potuta superare a seguito dell’insorgenza di fatti criminosi legati al fenomeno della prostituzione.”

Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento – conclude il Sindaco Nazareno Franchellucci – a Sua Eccellenza il Prefetto di Fermo e alle Forze dell’Ordine che fin dalle ore successive all’evento occorso in via Mameli si sono prodigati per assicurare alla giustizia chi ha compiuto questo deplorevole gesto e allo stesso tempo hanno lavorato per proseguire la dura battaglia contro la prostituzione che attanaglia il nostro territorio. Un sincero ringraziamento anche ai Sindaci di Fermo e Porto San Giorgio che pur essendo interessati più marginalmente dal problema non hanno titubato ad aderire a questa lotta che ha assunto ormai un carattere provinciale, adottando un documento del medesimo tenore.

Non è escluso che nelle prossime settimane vengano anche coinvolti cittadini ed associazioni per mettere a punto azioni dimostrative al fine di creare un’azione di disturbo e conseguentemente dissuadere indirettamente il fenomeno della prostituzione nella fase della contrattazione con gli eventuali clienti”.

Un unico dubbio ci resta: come si dimostrerà in sede giudiziaria l’atteggiamento, l’abbigliamento o il comportamento di una prostituta? Come si manifesta l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali?

Riccardo Marchionni

Qui potete scaricare il testo integrale dell’ordinanza:

Ordinanza anti prostituzione

[Post.X] Week-end col porco!

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Pescato un cinghiale in mare a Porto Sant’Elpidio. Ma è niente se pensate che a Visso un cacciatore ha abbattuto uno stormo di calamari.
All’inizio si pensava che la vittima avesse occupato il “marciapiede sbagliato” invece, molto probabilmente, l’animale, ferito, è stato travolto di sorpresa dalla corrente del fiume e poi trascinato giù sino alla spiaggia senza dargli il tempo di procurarsi un’adeguata crema protettiva solare.
Sul corpo del cinghiale è ben visibile la ferita d’arma da fuoco che lo ha colpito, il povero animale è morto poco dopo tra atroci sofferenze, dopo essersi abbeverato nei pressi del fosso di Castellano.
E’ stato ripescato in acqua senza vita nel primo pomeriggio, eppure lo sanno tutti che non bisogna fare il bagno, prima delle 4.

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Mancavano ancora 48ore al primo consulto della nuova giunta, in molti speravano che il lugubre evento potesse ravvivare un consiglio comunale, ma si sbagliavano. Infatti è caos nel comune dopo il clamoroso ripescaggio. Il peso, oltre un quintale, ha complicato non poco le operazioni per la sistemazione, ma alla fine comunque è stato eletto presidente del consiglio comunale.
Il corpo dell’animale invece, è rimasto per tutto il giorno adagiato sulla riva tra l’indifferenza degli altri cinghiali in spiaggia.
Mentre i mezzi di informazione locali continuano a prelevare foto da Post-It PSE senza neanche un grazie, il Corriere Adriatico, famelico di carcasse, si è fiondato con puntualità elvetica sulla notizia come nel caso del mattatoio di Ripatransone (con tanto di foto del Sindaco che brinda a champagne in mezzo ad un lago di sangue, carcasse di bovini e per coerenza, l’articolo di un macellaio) o come i 10mila auguri di compleanno a Mauro Tosoni ed ha trovato il tempo di intervistare l’assessore Vallesi che ha puntualizzato che lo smaltimento di un cinghiale deve essere affidato ad una società specializzata e non nell’umido, come quando lo trovi morto dentro un piatto di pappardelle. Per questo, durante il consiglio comunale, lo stesso Vallesi è stato elogiato da Putzu: “Non fa parte del mio partito”.

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Ma la notizia della settimana è senza dubbio il giovane sangiorgese beccato a masturbarsi davanti al parco sul lungomare di Porto Sant’Elpidio.
I genitori dei bambini presenti hanno subito avvisato le forze dell’ordine che lo hanno bloccato, il giovane poi ha cercato di giustificare il suo gesto: “Bambini??? Scusate, credevo fossero nani!”.
Però d’altronde come biasimarlo? Neanche io riuscirei a masturbarmi avendo davanti il lungomare di Porto San Giorgio.

Vittorio Lattanzi

Grazie ad Andrea Michielotto ed Augusto Rasori di Acido Lattico/Lercio