Taglio palme, l’esperienza di Porto San Giorgio

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Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – Due pesi e due misure. È passato un mese dall’abbattimento delle 8 palme storiche di Via Mameli ma la vicenda brucia ancora nella cittadinanza elpidiense; soprattutto dopo l’ultimo Consiglio comunale quando sia il presidente Vitaliano Romitelli che, per ammissione indiretta, il dirigente Lavori Pubblici Stefano Stefoni hanno confermato la mancanza di comunicazione interna alla stessa maggioranza. “Non abbiamo tagliato le altre piante(quelle dietro piazza Garibaldi) perché l’assessore Buono, Romitelli e Ciarrocca si sono messi di traverso”. Afferma quest’ultimo. Il buon assessore ai Lavori Pubblici sembrava egli stesso saper ben poca cosa in quel frangente: peccato di negligenza?

Si è detto che “quello dell’abbattimento è stato un atto dovuto conseguentemente alle richieste delle Ferrovie dello Stato”, nonché per due palme intaccate dal ‘punteruolo rosso’. Sarà una coincidenza ma su quel tratto ci sarebbe una previsione di allargamento dei parcheggi, in vista della variante urbanistica per la nuova viabilità di Piazza Garibaldi.

Abbiamo intervistato Giorgio Raccichini, consigliere comunale di Porto San Giorgio, per sapere come i nostri vicini hanno gestito le “pressioni” di Ferrovie.

Consigliere nella vostra città come avete affrontato la questione degli arbusti posti sul tratto ferroviario?

Il decreto del 1980 parla di divieto di far crescere piante o siepi ad una distanza minore di 6 metri dal tracciato ferroviario. Il punto maggiormente colpito da tale divieto, a Porto San Giorgio, riguarda Viale Cavallotti dove ci sono molti pini storici della città; e abbiamo trovato un appiglio nel fatto che in tale decreto non viene menzionato l’abbattimento come obbligatorietà ma si possono trovare misure alternative per preservare il patrimonio arboreo, come potatura e messa in sicurezza.

Ci sono state ripercussioni di FS?

Nel marzo 2013 Ferrovie aveva diffidato il Comune di tagliare una trentina di pini entro un mese ma non ci siamo piegati. Un’amministrazione deve preservare il suo patrimonio quando può. L’assessore mi ha detto poi che recentemente è arrivata in Comune una multa di 26 € per questa mancata ottemperanza. Non è finita qui quindi; ma quando la cittadinanza e l’amministrazione, che deve tutelare gli interessi di quest’ultima, si battono su questioni condivise, si può fare molto. Noi (ndr. l’attuale amministrazione) a Porto San Giorgio abbiamo scelto di non tagliare a differenza di chi ci ha preceduto. Anche da un punto di vista turistico, dato che molte città della costa adriatica hanno un percorso marittimo formato da pini e palme, sarebbe bene preservare tale patrimonio.

Le priorità dell’amministrazione Franchellucci

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Di Riccardo Marchionni

PORTO SANT’ELPIDIO – L’ampliamento del parco San Filippo odora di regalo per il buon comportamento elettorale di quel quartiere. Molte altre zone della città versano in condizioni pessime, l’ingrandimento del parco già di per se gigante non sembrerebbe una questione tanto urgente. E non possiamo credere che quest’intervento risolverebbe il problema sicurezza.

“E’ un intervento importante  – commenta l’assessore Pasquali – Il piano regolatore degli anni 80 qui ci permette di intervenire con questo tipo di struttura che può davvero essere un centro che caratterizzerà la città così come la pineta o le ville. Si procederà per stralci ma già così possiamo dire di essere molto soddisfatti”.

Un centro che caratterizzerà la città, come la pineta o le ville quindi. Che il “centro” per l’amministrazione sia il quartiere San Filippo non c’erano dubbi. Che il parco San Filippo sia come la pineta o le ville invece, non sembra proprio.

Il parco in questione è probabilmente il più grande della città. La manutenzione è affidata all’associazione di quartiere San Filippo, che percepisce dal comune ventimila euro l’anno. Da quello che sappiamo la gestione funziona molto bene e il parco è sempre in ordine e pulito.

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La pineta, al contrario, si trova in una situazione per niente bella. Massacrata dal maltempo e dalle nevicate degli ultimi anni, non ha mai ricevuto la cura necessaria al suo perfetto mantenimento. Nessun serio lavoro di manutenzione è stato fatto da almeno dieci anni, infatti le passeggiate e le staccionate interne sono scomparse, il percorso sportivo lato mare è andato distrutto e non è mai stato pensato un “ricambio generazionale” e una diversificazione delle piante fino a poco tempo fa. Un progetto è stato realizzato nel 2013, finanziato dalla regione Marche con 80mila euro. I lavori per la sistemazione della pineta si sarebbero dovuti svolgere tra ottobre 2013 e marzo 2014, il sindaco aveva proclamato: “a primavera concludiamo”. Siamo a Maggio e non s’è visto niente, perché?

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Villa Baruchello versa in condizioni pietose: il boschetto è stato sventrato dai lavori di ampliamento dell’autostradaè pieno di alberi pericolanti che potrebbero cadere da un momento all’altro(tanto che uno è caduto distruggendo il gazebo vegetale vicino ai “giochi”), il giardino è in totale stato di abbandono(ed è diventato meta fissa di personaggi a dir poco loschi). E come se non bastasse la Limonaia soffre di umidità a causa di infiltrazioni d’acqua. Il sindaco Franchellucci aveva dichiarato che prima di Natale(2013 in teoria) avrebbe affidato la gestione della villa all’associazione di quartiere Marina Picena. Ma non si può affidare una struttura del genere in queste condizioni ad un’associazione di quartiere senza prima rimetterla a posto, infatti a novembre scorso Franchellucci asseriva: “prima di darla in affidamento a chiunque è necessario che alcune parti progettuali vengano fatte”. “Prima di natale facciamo tutto, sia l’affidamento che l’altra parte”. Anche in questo caso niente di fatto. Speriamo che  non venga utilizzata la tecnica ormai rodata dalle amministrazioni precedenti dell'”abbandona e distruggi” o dell'”abbandona e vendi”.

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Riguardo al parco della Marchesa il Sindaco commenta così: “si tratta di un intervento che renderà particolarmente fruibile e sicura l’intera area”- e continua –  “se ancora non c’è una delibera di giunta è solo perché abbiamo prima voluto comunicare il progetto ai cittadini”. Ma veramente qualcuno crede che l’ampliamento del parco porterà maggiore sicurezza? Siamo sicuri che i residenti di quel quartiere, e i cittadini tutti, siano d’accordo con il portare avanti questa politica? E poi, la concezione di partecipazione che ha il sindaco lascia a dir poco a desiderare: fare una presentazione del progetto bell’e pronto non equivale al concetto di partecipazione, significa mettere al corrente i cittadini di una scelta già presa.

In un momento come questo, con le risorse economiche all’osso, ogni intervento deve essere pesato bene sulla bilancia delle priorità, è così tanto prioritario ampliare l’enorme parco della Marchesa? Forse si potrebbe spendere diversamente quella cifra(85mila euro), per esempio sistemando le strade disastrate di cui è piena la città, che portano più cause per danni che altro. Oppure, rimanendo nell’ambito del quartiere San Filippo, lo si poteva dotare di un centro d’aggregazione giovanile, visto che manca da ormai troppi anni. Si poteva assumere un vigile(o più) che coadiuvasse il difficile lavoro della Polizia Locale di contrasto alla criminalità. Potremmo stilare una lista lunghissima di cose più stringenti, più necessarie rispetto all’ampliamento di un parco gigante.

La ratio delle scelte politiche dei nostri amministratori che emerge dai fatti è evidente: gratificare gli allineati con azioni eclatanti e puramente di facciata per fortificare e mantenere il potere di elezione in elezione. Più chiaro di così si muore.

 

 

 

Il “luna park” elpidiense

Di Riccardo Marchionni

PORTO SANT’ELPIDIO – Sapevate che a Porto Sant’Elpidio sorgerà un parco divertimenti da più di un milione di visitatori l’anno? Verrà costruito nel quartiere Fonte di Mare e si chiamerà “Chienti Shire”. È molto fiera l’assessore Sebastiani nel parlare di questo progetto al convegno sul turismo di villa Baruchello . Anzi, di questa idea, perché il progetto non è di pertinenza pubblica, nonostante l’assessore all’urbanistica Annalinda Pasquali lo abbia mostrato ai colleghi di giunta a novembre 2013.
La prima obiezione nasce spontanea: dove prenderà i soldi il comune per realizzare un’opera così imponente(è previsto centro benessere, centro commerciale, piscine coperte ecc.)? Dal “privato”, è logico. Il privato in questione si chiama Enzo Amadio, condannato in primo grado a 4 anni per bancarotta fraudolenta. Va bene che questo è un periodo di crisi, però tra tanti imprenditori dobbiamo prendere proprio uno condannato per fallimento? Come potranno fidarsi i cittadini elpidiense di un progetto del genere, se parte con questi presupposti? Ma soprattutto, non sarebbe forse il caso di interpellarli prima di iniziare un’avventura simile?
Evidentemente per l’amministrazione comunale non è importante consultare i cittadini per operazioni del genere. Così facendo rischiamo di finire come con la darsena: un progetto di speculazione edilizia mascherato da opera pubblica, che la sovrintendenza ha rispedito al mittente. Mantenuto nel programma elettorale, nonostante il partito di maggioranza sapesse benissimo che ormai al netto della speculazione edilizia nessuno avrebbe mai investito lì, soltanto per non doversi giustificare dei tanti soldi già spesi per un’opera che non vedremo mai.
Ci ritroviamo così, un’amministrazione turisticamente schizofrenica, perché da una parte presenta un progetto di albergo diffuso, che speriamo non rimanga una scatola vuota; e dall’altra parte puntano in un turismo di massa, completamente differente.
Sarebbe invece il caso di discutere insieme ai cittadini di quale tipo di sviluppo turistico vorrebbero per la loro città, riconoscendo quali sono le nostre inclinazioni, magari puntando sulla riqualificazione e sulla valorizzazione del patrimonio artistico e naturalistico, invece che lanciarsi nell’ennesimo ed anacronistico progetto di speculazione edilizia. E non possiamo bere la balla del progetto turistico che rivitalizzerà la parte nord del paese e che stimolerà Civitanova Marche a creare un collegamento alternativo sul fiume Chienti. Un altro ponte sul Chienti si può fare anche senza depauperare quasi centomila metri quadri di terreno agricolo.
Ricordiamo nuovamente al sindaco la sua promessa fatta in campagna elettorale di diminuire il gap decisionale tra l’amministrazione comunale e i cittadini, che ha da sempre contraddistinto le scelte importanti in città. Continuando su questa strada non farà che disattendere la sua promessa.

Ecofeste, l’intervista al neo-consigliere Marco Fioschini

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Di Riccardo Marchionni

PORTO SANT’ELPIDIO – Era stata fissata la riunione della commissione I lunedì 20 gennaio, con all’ordine del giorno la discussione sul regolamento per le cosiddette “Feste Ecosostenibili”. Il sindaco aveva già annunciato che questo regolamento era al vaglio degli uffici competenti, e che al più presto lo avrebbe portato in giunta. Infatti sabato 18 gennaio è stato approvato dalla giunta.
Questo provvedimento è finalizzato alla riduzione del grigio derivante dalle feste cittadine. La parte più cospicua della somma che il comune deve dare all’Ecoelpidiense per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è infatti rappresentata dal grigio prodotto durante le numerose feste organizzate nell’arco dell’anno. Obbligare a ridurre la quantità di grigio prodotto nelle feste comporterebbe un risultato concreto: una notevole riduzione della tassa sui rifiuti.

Quando avete presentato la prima volta la proposta per il regolamento delle feste ecosostenibili?
La mozione sul regolamento delle feste ecosostenibili è stata protocollata in data 08/01/14. L’intenzione era quella di presentarla nell’ultimo consiglio comunale, quello del mio insediamento, che però non è stato possibile perché non accettata dal Presidente del Consiglio per i motivi che sappiamo.

Sapevate che il sindaco già da mesi aveva dichiarato in maniera formale ed informale che gli uffici comunali stavano creando un regolamento del genere?
Già in campagna elettorale e quindi all’interno del nostro programma, c’era e c’è, l’intenzione di promuovere una serie di pratiche che potessero diminuire la quantità, fino ad azzerarla completamente, di rifiuti indifferenziati e di aumentare la parte differenziata. Tempo fa a tal proposito siamo andati all’ufficio ambiente, dall’architetto Cardone, per parlare del regolamento sulle ecofeste(una delle pratiche della strategia rifiuti zero), allo scopo di avere dei consigli per la scrittura della mozione da portare in consiglio comunale. Lei ci ha fatto vedere lo stesso regolamento che noi volevamo portare (cioè quello promosso dall’associazione comuni virtuosi), fatte salve alcune aggiunte e correzioni che noi avevamo e abbiamo in mente e che proporremmo al prossimo consiglio comunale. Lo stesso architetto ci ha poi dichiarato che il regolamento era già stato promosso dall’ex assessore Procaccini (amministrazione Andrenacci II) e quindi fermo da molto tempo negli uffici del comune. A quel punto abbiamo appurato che il tema era condiviso fra amministrazione e movimento 5 stelle. In più se non erro avete fatto anche voi un articolo dove il Sindaco dichiarava di avviare un procedimento del genere. (Leggi l’articolo)

Avete parlato col sindaco o con un di lui incaricato per chiedere spiegazione di questa delibera di giunta così tempestiva?
Ne abbiamo parlato in commissione I, dove erano presenti gli assessori Pasquali e Sebastiani. In quella occasione l’assessore Pasquali ci ha ribadito che il regolamento era stato proposto dall’ ex assessore Procaccini. In quell’occasione le “linee guida” erano identiche al regolamento allegato alla nostra mozione.

Cosa cambia tra la vostra proposta e quella approvata in giunta quindi?
Alcuni aspetti per quanto riguarda sanzioni, messa a disposizione di gazebo, luce. Tassa di occupazione del suolo pubblico gratuita per chi aderisce al regolamento a differenza di chi non aderisce. Estendere il controllo per il rispetto del regolamento ad associazioni specializzate in ordine pubblico come protezione civile e guardie zoofile.

Secondo voi perché il sindaco ha voluto bruciare sul tempo una proposta che stava seguendo il suo normale iter: proposta e discussa nella commissione competente e prossima all’approvazione in consiglio?
Questo proprio non riesco a capirlo. Se io avessi fatto parte dell’amministrazione avrei apprezzato una proposta (condivisa) da parte dell’opposizione, non avrei nè promosso nè approvato una delibera di giunta, di fatto scavalcando il consiglio comunale ed infine lo avrei portato in commissione per una discussione preliminare e poi in consiglio comunale per discutere le migliori correzioni da apportare fra opposizione e maggioranza. Poi perché definirle “linee guida” quando invece sostanzialmente è un regolamento identico a quello proposto dall’ ass. comuni virtuosi? A questo punto, visto come sono andati i fatti posso solamente trarre delle conclusioni a posteriori. Il fatto è che abbiamo accelerato l’attuazione di un provvedimento fermo da tempo negli uffici comunali costringendo l’amministrazione a muoversi. Questo è il nostro modo di fare opposizione: un ‘opposizione costruttiva. Concludo dicendo che a me non interessano questi giochi politici, la vedo una perdita di tempo, l’importante è che venga attuato il regolamento e fatto rispettare per valutare in seguito un riscontro positivo in termini di raccolta differenziata. Raccolta differenziata fatta con il buon senso dei cittadini che però vedono costantemente non gratificati i loro sforzi per differenziare tutto, dove, il riconoscimento da parte dell’amministrazione è solo quello di aumentare costantemente ogni anno la tassazione. E’ nostra intenzione proporre una serie di provvedimenti per abbassare la tassa sui rifiuti guadagnando sulla parte differenziata. Ora non ci aspetta che vedere al prossimo consiglio comunale come verrà votata la nostra mozione.

L’albero della discordia

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Di Riccardo Marchionni

“In questi giorni al Comune di Porto Sant’Elpidio, si sta verificando l’ennesimo spreco di denaro a discapito delle casse comunali e delle tasche dei nostri concittadini, che dovrà essere portato se non avrò risposte e motivazioni concrete, al vaglio della Corte dei Conti”.

Non le manda a dire il consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Balestrieri. Il suo interessamento riguarda l’albero di natale acquistato per piazza Garibaldi. Il consigliere infatti ha chiesto di visionare la fattura del pagamento del suddetto albero, ed ha scoperto una somma a suo dire “del tutto fuori da ogni ragionamento che un amministrazione può erogare in tempi di ristrettezza economica”.

La critica è mossa anche dal fatto che ci si è rivolti ad un vivaio di fuori provincia, quando si poteva favorire un vivaio della zona, oltretutto andando a pagare di più rispetto a quello che avrebbero fatto pagare i vivai locali. Continua infatti Balestrieri, “ho contattato diversi vivai di zona e tutti come impegno di spesa si sono aggirati ad un terzo meno della cifra che oggi il comune dovrà erogare, e alcuni avevano anche inviato nei mesi precedenti a dicembre offerte per abeti natalizi”.

“Tutti questi debiti fuori bilancio con una gestione oculata della macchina amministrativa potevano senza ombra di dubbio essere evitati. Non sto parlando di illeciti di nessun tipo, ma sapere perché si è arrivati a questa scelta è un diritto di tutti”. Infine Balestrieri dichiara che si batterà “affinché venga da chi di dovere predisposta una relazione alla luce di tutto ciò – e conclude – contrariamente presenterò tutto agli organi competenti”.

Si potrebbe definire l’albero della discordia, visto che nel periodo natalizio si è innalzata una polverosissima polemica intorno a questo albero, o per meglio dire intorno a questi alberi. Di alberi infatti ne sono due, il primo che è arrivato in piazza, non era quello scelto dall’amministrazione, per ovviare all’errore la ditta ne ha fornito subito un altro(naturalmente senza farlo pagare). Quindi ci siamo ritrovati con due alberi, uno in piazza e l’altro… l’altro è stato portato al quartiere San Filippo, in barba alla parità di trattamento che dovrebbero ricevere tutti i quartieri della città. Si era infatti arrivati ad un accordo tra l’amministrazione e i quartieri che per il natale 2013 non si sarebbero comprati alberi all’infuori di quello di piazza Garibaldi. In effetti di albero ne è stato comprato solo uno, ma ce ne siamo ritrovati due.

Da questo episodio abbiamo avuto prova che l’amministrazione Franchellucci soffre dello stesso difetto di quella precedente: preferisce il sotterfugio alla discussione aperta, il mettere a tacere invece del discutere. Se non fosse stato per l’intervento del sempre attento Mauro Tosoni, di questa storia manco ne sentivamo parlare. L’anno prossimo potremmo rispondere alle offerte mandateci dai vivai di Porto Sant’Elpidio e con una spesa simile a quella di quest’anno compriamo l’albero a tutti i quartieri. O ancor meglio ogni quartiere potrebbe realizzare il proprio albero, magari utilizzando materiali di scarto in maniera creativa. Le idee per risolvere la questione si potevano trovare, bastava parlarne.

Patti Chiari risponde al sindaco

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Di Redazione POST IT PSE

Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo assessore ai lavori pubblici in quota “Obiettivo futuro”(ex Patti Chiari), il sindaco ha tenuto a precisare che politicamente parlando, con Mancinelli e Scotucci ha definitivamente chiuso. Un logoramento iniziato con la presentazione della giunta in giugno, aggravato a fine agosto dopo la festa a villa Baruchello, e conclusosi sabato scorso con l’entrata in giunta di Peppino Buono.

I vertici di Patti Chiari rispondono per le rime al sindaco Franchellucci con questo comunicato.

“Ancora  una volta, il caro pseudo sindaco non ha perso l’occasione per  ridicolizzare la sua giunta, l’immagine della nostra città e il ruolo di primo cittadino,continuando a lanciare accuse personali. Mai si era visto un primo cittadino non dialogare con una lista della sua maggioranza per paura di confrontarsi con il segretario della lista e con un suo ex assessore.

Forse perché,  sa benissimo caro sindaco che potremo ridicolizzarlo, in qualsiasi momento, per gli impegni presi e mai mantenuti con la lista, che  è stata determinante per la sua vittoria ,chiudendole la porta ad ogni trattativa. Ma tutto era già scritto . Fin dall’inizio il suo atteggiamento ostativo ha lasciato presagire una convivenza alquanto difficile. E che dire come la carica di vice sindaco assegnata a Scostucci e la delega ai LL.PP.dopo un’intera nottata di trattative sono state mal digerite da Lei e dalla nomenclatura del Pd. E come prontamente il suo ex segretario di partito si preoccupava di accertarsi  con la sottoscritta  che l’intraprendenza e le capacità di gestione amministrative  dello Scotucci non mettessero in ombra la sua persona. Pensi sindaco, quanta fiducia ha, nei  suoi confronti  il suo partito! E’ ovvio che  la visibilità politica di Patti chiari con l’intraprendenza del suo assessore avrebbero portato il PD a perdere ancora più  consensi.

Ora, dopo le note vicende , dove personaggi del calibro di Summa, Rocchi e Buono  (stendo un velo pietoso su Natali)  collegati tra loro, per motivi di lavoro e legati per ammissione dello stesso Summa, a doppio filo con il PD ,si sono defilati da patti chiari in nome e per conto di un eterno appoggio a questa giunta e non più al programma che la nostra lista ha contribuito a scrivere, si ritrovano catapultati in una giunta che a dir poco è definibile legata tra loro da pezzi di scotch, visto che già si è tornati alle note questioni di visibilità tra le prime donne assessori.

E allora , noi di Patti Chiari ci chiediamo,  come  due consiglieri,  ormai in balia del caos totale che regna nel suo governo della città possano sostituire una lista civica che oggi è ancora la seconda forza politica della sua maggioranza?. Mentre Rocchi e Summa rappresentano solo se stessi se ci riescono perché ad oggi non sono mai pervenuti, noi continuiamo a ricordarle che:

  1.  Gli amici d’affari non funzionano e  non garantiscono a lungo quello che oggi le fa comodo avere;
  2. La sua giunta conosce solo i litigi tra gli assessori e la confusione che regna in questa amministrazione ha prodotto il nulla per la città;
  3. Non è stata intrapresa nessuna attività degna di nota,  nessuna questione importante  è stata affrontata (- povertà nelle famiglie, crisi piccole-medie imprese , Piazza , ex Fim….)e la tanta partecipazione di cui lei si è vantato in campagna elettorale è rimasta solo un vago ricordo.
  4. Anziché reperire risorse per il sociale in un momento drammatico,  investe nelle festicciole di basso livello, nelle piste di ghiaccio, nelle feste di Halloween, nell’albero di Natale pagato a peso d’oro e in tante altre insignificanti iniziative.
  5. rileggendo alcuni dei suoi impegni sbandierati in campagna elettorale come la riduzione della tares e Imu , nel suo bilancio fatto a tempo ormai scaduto , ha fatto proprio l’esatto contrario,  aumentando con l’appoggio del suo assessore  la tares in misura superiore di quanto affermato in consiglio comunale dalla Leoni, ossia non del solo 15% ma addirittura più del doppio (aumento medio circa 32%).
  6. E che dire , che il Comune è da settembre che non paga la cooperativa che gestisce i pulmini della Scuola Bus?  Può immaginare quali conseguenze derivano da tale situazione  ma come poc’anzi detto trova il denaro per sponsorizzare le feste.

Illustrissimo sindaco , potremo allungare la nostra lista delle sue false promesse, di impegni mai presi, di falsa condivisione con la sua maggioranza ma ci fermiamo qui e le consigliamo di mandare a casa la sua insignificante giunta per provare a ricominciare.

Noi  come gruppo, continueremo non più ad appoggiare questa giunta, ma a sollecitare che la stessa faccia il proprio dovere,  portando a termine quel programma scritto proprio, ed insieme a patti chiari e mai nemmeno una volta letto da quei personaggi che oggi siedono in quegli scranni.

Un sindaco che dimostra di avere paura di confrontarsi con una lista civica che dall’inizio ha dimostrato di  tenerle testa perché capace di capire qual’erano le reali intenzioni di questa amministrazione,  non avrà un futuro facile,  come avranno serie difficoltà i 3 soggetti che tenteranno di  amministrare insieme a lei il  paese e che hanno avuto solo la superbia di  accettare gli incarichi  da lei proposti, confrontandosi solo con se stessi, senza avere il senso dell’etica e del rispetto dei cittadini , tutto ciò è veramente vergognoso . Una Lista che  è stata esclusa da qualsiasi  trattativa perché caro sindaco sapeva benissimo che con Mancinelli , Scotucci e gli altri componenti della lista PC si sarebbe solo trovato in ombra e sbugiardato ogni qualvolta avesse tentato di convincerli in merito a questioni che avessero solo portato disagi alla città.  L’esempio della sua debolezza politica e personale l’ha dimostrata soprattutto, quando  per un  un fatto pretestuoso  ha cacciato Scotucci  , in realtà lo  sappiamo tutti ,   per timore che continuasse a metterla in secondo piano. Creda sindaco, non è difficile farlo, e proprio per questo motivo ha preferito risolvere la questione rivolgendosi a persone che di politica  ne è digiuna.

Nel  frattempo , noi della lista PC,  ci impegneremo a continuare il confronto con i nostri concittadini, attraverso iniziative, con lo spirito di essere  d’aiuto a volte anche con qualche sana bastonata.

La politica elpidiense ne ha proprio bisogno.

 Concludo, in un accorato appello proprio rivolto a Lei sindaco,come le dissi a giugno alla vigilia della presentazione della  giunta, a seguito di  uno scambio piuttosto vivace di opinioni :” per essere un bravo amministratore  prima dovrebbe imparare le educazioni e rispettare le persone”. Capisco che sono regole di comportamento che dovrebbero essere imparate da bambino…..  mi creda è ancora in tempo!”

Un incontro per parlare del registro comunale delle unioni civili

Di Redazione POST IT PSE

PORTO SANT’ELPIDIO – Giovedì 23 gennaio, presso la Sala riunioni della Croce Verde, alle ore 21.15 i Giovani Democratici, in collaborazione col Partito Democratico e SEL, organizzano un’iniziativa sulla questione del “Registro comunale delle Coppie di Fatto”.

Il neo segretario dei Giovani Democratici Stefano Senesi l’aveva annunciato settimane fa, ed ha mantenuto la promessa, organizzando un incontro-dibattito sul tema delle unioni civili, in occasione dell’imminente approvazione in consiglio comunale di un regolamento che va a normare appunto le “coppie di fatto”.

La particolarità di questo incontro è l’unione d’intenti di Pd e Sel, che su altri temi(vedi consumo del territorio ecc.) non vanno assolutamente d’accordo, invece sul piano dei diritti della persona trovano un punto d’incontro importante. Altro aspetto fondamentale di questa iniziativa è la presenza massiccia di forza giovane. Questo sta a significare che nelle nuove leve, ci sono idee di libertà che vanno oltre i confini tracciati dai dirigenti nazionali dei partiti di cui fanno parte.

Per quanto riguarda la modalità decisionale, si apprezza la volontà di informare la cittadinanza prima di approvare un provvedimento, e non possiamo che auspicarci che questa modalità venga riproposta dai GD e dal PD per altri temi importanti per la nostra città, come Piazza Garibaldi, l’area ex Fim, il lungomare nord, l’area Pietrella ecc.

Presente, in qualità di Relatore, la professoressa Angela Cossiri, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Macerata. Interverranno inoltre Luca Piermartiri (consigliere comunale PD) e Mattia Rinaldi (segretario comunale Sel). Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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Di Redazione POST IT PSE

Anche il 2013 sta per finire, un anno per la nostra città intenso e ricchissimo di avvenimenti.
POST IT PSE ha seguito con passione ed in assoluta libertà la vita della nostra comunità, vi abbiamo tenuti informati su tutte le vicende cittadine di rilievo politico, sociale ed economico, dandovi il nostro punto di vista, sia reale che satirico,
creando discussioni, spunti, proposte e polemiche con lo scopo di avvicinare più persone alla vita politica e di avvicinare la politica ai cittadini.
Abbiamo seguito il consiglio comunale commentando live ogni singolo intervento per i nostri lettori, le commissioni, gli eventi ed i dibattiti, col nostro tempo libero, con i nostri soldi e col nostro cuore, abbiamo bacchettato, elogiato, criticato, sostenuto, provocato e scherzato con tutte le persone artefici del futuro di Porto Sant’Elpidio, offrendo loro la possibilità di replica senza alcuna censura.

POST IT PSE, volenti o nolenti, proverà a fare il suo “sporco” lavoro anche il prossimo anno.

Ora la prassi vuole che questo messaggio si chiuda con gli auguri più sinceri di buone feste da parte della Redazione, ma non senza mettervi un regalo sotto l’albero.
Per questo, abbiamo istituito un premio storico che voi stessi cittadini, con i vostri voti assegnerete.

Stiamo parlando degli ambitissimi “POST-IT PSE AWARDS”

Ecco le categorie:

– Elpidiense dell’anno
– Evento dell’anno
– Miglior attore non protagonista
– Effetti Speciali
– Sceneggiatura
– Premio alla carriera
– Peggior figura dell’anno
– Rivelazione dell’anno

Si può votare un solo candidato per categoria, senza effettuare nessun tipo di registrazione. Il giorno 6 Gennaio 2014 decreteremo i vincitori.