[Post.X] LA MEGLIO BALNEAZIONE

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“Sversamenti di liquami in mare derivanti da fossa settica”. E’ questa la pesante denuncia del M5S. Dalle prime analisi pare infatti che le sostanze rovesciate in mare sarebbero compatibili con la loro figura alle ultime europee.
La segnalazione è partita da alcuni bagnanti che avevano notato che l’acqua era così sporca che gli stronzi, una volta giunti a riva, correvano subito a farsi la doccia.
Comunque l’Arpam e la Guardia Costiera rassicurano: “Nessun inquinamento è stato rilevato, ma al fine di tutelare la balneazione e la salute pubblica verranno effettuate nuove analisi delle feci“.

Finalmente è entrata in funzione la nuova illuminazione del lungomare centro, un impianto elegante e funzionale che ha ottenuto elogi anche dall’opposizione tanto che nella redazione de ‘Laprovinciadifermo’ erano così eccitati che hanno provato a caricare l’articolo su youporn.
Ora la luce è così forte che si è già formato il comitato anti-illuminazione.

Nell’ultimo consiglio comunale si sono concretizzate le dimissioni del consigliere Putzu, al suo posto l’esplosivo Antonesio Diomedi.
Le dimissioni di Andrea hanno destato incredulità tra i suoi sostenitori e lo hanno manifestato sui social con moltissimi di attestati di stima.
Eppure le accuse che pendevano su Putzu non erano gravi, forse per questo si è dimesso.

Brutte notizie per i dipendenti dell’ Auchan, lavoreranno anche a Ferragosto. Tra le motivazioni, che i diretti concorrenti rimarranno aperti e che, come negli altri centri commerciali, i lavoratori ormai non contano più un cazzo.

 

V. L.

 

 

 

 

 

Consiglio comunale mercoledì 16 luglio

Di Redazione POST IT PSE

PORTO SANT’ELPIDIO – È convocato per mercoledì 16 luglio 2014 alle ore 18:00 il consiglio comunale.

Sono sette i punti all’ordine del giorno. Si inizia con la sostituzione del dimesso consigliere Andrea Putzu. Al suo posto subentrerà Antonesio Diomedi della lista “La Destra”.

Si discuterà anche della modifica della soglia ISEE per la rateizzazione dei loculi cimiteriali.

Per concludere si discuteranno tre mozioni, presentate da Piermartiri, Balestrieri, e Spina. Quella di Piermartiri riguarda l’abrogazione di due delibere della giunta Regionale che sostanzialmente fanno ricadere sui comuni i costi delle strutture assistenziali non ospedaliere per persone anziane e disabili. Il consigliere Balestrieri propone invece l’introduzione di una figura avente funzione di portierato. Con la mozione del consigliere Spina si discuterà del regolamento delle commissioni consiliari permanenti.

 

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Le antenne e la chiesa

Di Riccardo Marchionni

PORTO SANT’ELPIDIO – Dal consiglio comunale di lunedì 30 giugno sono emerse alcune notizie importanti. Oltre alle dimissioni del consigliere Andrea Putzu, e l’approvazione della variante urbanistica per rendere vendibile il lotto in via Mameli propedeutico ai lavori di piazza Garibaldi, c’è stata un’accesa discussione riguardo la revisione del piano antenne, in particolare sulle antenne che sono posizionate sul campanile della chiesa del centro.

Il piano antenne comunale è in vigore dal 2009, approvato in maniera frettolosa per arginare la proliferazione selvaggia delle antenne di telefonia, ha delle criticità non indifferenti in almeno quattro punti. Queste criticità sono venute alla luce prima delle elezioni amministrative dell’anno scorso, quando si è venuto a sapere che la Wind aveva fatto la richiesta di posizionare un’antenna all’interno della rotonda che si stava ultimando al quartiere Cretarola. I residenti si sono alterati ferocemente contro l’amministrazione per aver approvato un piano in cui è previsto il posizionamento di un’antenna a pochissimi metri dalle case. Infatti a Cretarola la casa più vicina è a dieci/quindici metri di distanza dalla rotonda, diversamente dai 45 metri che prescrive il piano. Ciò si spiega perché quando il piano fu fu redatto la casa in questione non era stata ancora costruita, quindi non è stata presa in considerazione la possibilità che qualcuno costruisse in un lotto edificabile.

Rendering della rotonda di cretarola, come dovrebbe essere l'antenna a fine lavori.

Rendering della rotonda di cretarola, come dovrebbe essere l’antenna a fine lavori.

Durante il consiglio comunale del 7 marzo 2013 il consigliere Putzu portò una mozione per spingere l’amministrazione comunale a contrattare con la Wind lo spostamento dell’antenna(cosa che l’amministrazione stava già facendo). Il consigliere Rodolfo Olivieri propose di rivedere il piano antenne, in quanto anche in altre zone si sarebbero potute verificare situazioni analoghe a quella di Cretarola. La sua proposta fu snobbata dall’amministrazione e dalla maggioranza, che non voleva accennare minimamente l’ammissione di un errore decisionale, per via delle imminenti elezioni. Anche durante la campagna elettorale, la posizione di Franchellucci rimase la stessa: “non un passo indietro, il piano è necessario e non pensiamo di cambiarlo”.

Passate le elezioni, riconfermato il governo democratico, l’assessore Annalinda Pasquali decide di rimettere mano al piano antenne, ed in concerto con la commissione competente inizia una serie di incontri preliminari. Il tecnico che aveva redatto il piano, l’ingegner Mario Galieni è stato ricontattato informalmente per apportare le modifiche necessarie, ma “finché non abbiamo il bilancio previsionale, che con ogni probabilità verrà varato a luglio, non possiamo dare alcun incarico ai tecnici” ha riferito la Pasquali in consiglio. La pensa diversamente il consigliere Fioschini, “se uno i soldi li vuole trovare, li trova. Si potrebbe dare l’incarico pagandolo in dodicesimi, come si fa con altri incarichi. Qui si tratta di tutelare la salute pubblica, è una questione parecchio urgente”.

La mozione è stata respinta, quindi prima dell’approvazione del bilancio previsionale non si modificherà il piano antenne, ciò comporta che il tutto slitterà almeno a settembre.

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La questione dell’antenna sopra il campanile della chiesa del centro ha acceso ulteriormente il dibattito. I consiglieri pentastellati hanno fatto notare un’incongruenza plateale, “la legge regionale 25/01 prevede che non si possano installare antenne nei luoghi di culto. Se il campanile della chiesa può ospitare l’antenna allora non è da considerare luogo di culto, quindi deve pagare l’imu. Se invece come accade, non paga l’imu perché è considerato luogo di culto, allora non può ospitare l’antenna”.
L’assessore Pasquali dichiara, “io non sono in possesso del documento con cui la parrocchia fece opposizione per mantenere l’antenna, quel sito fu considerato come un accessorio e non luogo di culto”. E continua l’assessore “L’amministrazione dell’epoca teneva in considerazione un aspetto, cioè che l’antenna porta dei proventi per la parrocchia che usa i soldi per opere di beneficenza.”
La discussione si conclude con un nulla di fatto perché “finché non si dirime la questione tra accessorio e non accessorio non si può far niente. Questa decisione non spetta all’amministrazione comunale, perché abbiamo girato la risposta alla regione”, ha concluso la Pasquali.

L’amministrazione gira la responsabilità di risolvere la questione alla regione, intanto sono ben cinque anni che la chiesa del centro affitta il proprio campanile alle compagnie telefoniche traendo un guadagno, e sullo stesso campanile non viene pagata l’Imu.
Accogliamo con piacere il ripensamento dell’amministrazione nel voler modificare il piano antenne. Speriamo che la regione non faccia scaricabarile verso i piani più alti per risolvere la questione del campanile, e che al più presto si sblocchi la modifica del piano per il bene di tutta la cittadinanza.

Andrea Putzu si dimette dal consiglio comunale – Video

Di Riccardo Marchionni

PORTO SANT’ELPIDIO – Come avevamo anticipato alcuni giorni fa, il capogruppo di Fratelli d’Italia, nonché ex candidato sindaco Andrea Putzu si dimette ufficialmente dal consiglio comunale. “Mi dimetto per coerenza, per un fatto che riguarda la mia persona, e per dare il buon esempio di come un politico debba comportarsi quando viene rinviato a giudizio”. Non le manda a dire Putzu, che tira in ballo alcuni componenti della giunta che avrebbero ricevuto degli avvisi di garanzia, e che invita a seguire il suo esempio.

“Ho ricevuto la solidarietà di molti colleghi, anche da Giorgia Meloni, che mi ha invitato a continuare – dichiara orgoglioso Putzu – come hanno fatto i consiglieri del nostro gruppo, che ringrazio e che sono sicuro porteranno avanti al meglio il buon lavoro svolto fin ora. Ma da adesso darò il mio apporto dall’esterno”.

Continua nel merito Putzu facendo notare che le firme contestate erano a sostegno della lista La Destra, “una lista a me concorrente, quindi non c’era nemmeno l’intenzione di favorire il mio partito. Volevo auto-sospendermi, ma visto che il processo molto probabilmente andrà per le lunghe, non ho voluto bloccare il lavoro del mio gruppo, quindi ho scelto le dimissioni”. E sull’immediato futuro Putzu è chiaro, “alle elezioni regionali non mi candiderò, perché sarei politicamente incoerente. Quando il processo finirà si vedrà”.

Con le dimissioni di Putzu, che verranno ribadite oggi in consiglio comunale, il seggio da lui occupato andrebbe(ironia della sorte) alla lista La Destra, in particolare il suo sostituto sarebbe Antonesio Diomedi, che da indiscrezioni avrebbe l’intenzione di accettare l’incarico. Putzu si auspica che Diomedi “entri nel gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con Balestrieri come capogruppo”. Ma, sempre da indiscrezioni, si pensa che possa confluire nel gruppo di Forza Italia, capitanato dal consigliere Enzo Farina. Si prospetta quindi un assestamento degli equilibri tra i banchi dell’opposizione in consiglio.

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Gli anni d’oro di Putzu

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Di Marco Vesperini

Pochi giorni fa sulla carta stampata è uscita la notizia che “i Nas hanno scoperto una casa di riposo abusiva a Porto Sant’Elpidio”. Conseguentemente il comune di Porto Sant’Elpidio ha emesso una diffida a continuare l’attività nei confronti della società “Anni d’Oro S.r.l.”, con legale rappresentante Putzu Marco, padre dell’ex candidato sindaco ed ora consigliere comunale Putzu Andrea.

Nella diffida si legge che “emergono chiaramente tutti gli elementi che configurano la gestione di una struttura socio – assistenziale che questo Comune non ha autorizzato né per la quale è pervenuta domanda di autorizzazione”. E quindi il comune, nella persona del dirigente dell’area servizi alla persona e alla comunità “Diffida Putzu Marco a gestire senza autorizzazione, una casa di riposo/ residenza protetta per anziani non autosufficienti nell’unità immobiliare ubicata in Contrada Pescolla n° 7/A a Porto Sant’Elpidio.” La diffida indica in dieci giorni il tempo massimo per la cessazione dell’attività. Niente di strano o di difficilmente comprensibile: i carabinieri hanno riscontrato delle irregolarità, hanno fatto un verbale e sulla base di quello gli organi comunali competenti hanno agito. Per aprire una casa di riposo bisogna rispettare una serie di regole e seguire una serie di prescrizioni indicate nella legge regionale di riferimento. Bisogna avere inoltre una valutazione da parte “della competente Unità Valutativa Distrettuale”, per quanto riguarda le persone non autosufficienti. Questa struttura da ciò che dicono i carabinieri e il comune, non aveva i requisiti fondamentali per svolgere questa attività, quindi dovrà chiudere.

Immediata la reazione del Movimento 5 Stelle che ha chiesto le dimissioni del consigliere Putzu. Non si sono espressi invece gli altri schieramenti protagonisti della vita politica locale. La discussione si è svolta soprattutto sui social network, e a volte è diventata anche confusionale a causa dei molti commentatori. Alcuni difendono il presunto illecito con la tesi che gli ospiti erano trattati bene, e che le famiglie erano felici di tenerli lì. Ci mancherebbe pure che venissero trattati male! Ma la questione sollevata dalle autorità e diffidata dal comune non riguarda il tipo di trattamento riservato agli ospiti, ma il fatto che la società non aveva i permessi per gestire una casa di riposo. La superficialità di alcuni commentatori invece si manifesta quando si dice che questo non è il problema peggiore che abbiamo a Pse. Esatto, ma non per questo dobbiamo lasciar correre. Se c’è un illecito bisogna riconoscerlo e prenderne atto, non fregarsene. Altri invece difendono il consigliere Putzu, sostenendo che non dovrebbe dimettersi perché “le colpe dei padri non devono ricadere sui figli”. Potremmo anche essere d’accordo in linea di principio, ma in questo caso il figlio non sembrerebbe estraneo alla situazione. Da ciò che sappiamo sembrerebbe che frequentasse il country house del padre, ed insieme a lui avrebbe dovuto aprire un centro diurno per anziani. Veramente il consigliere Putzu pensava che i clienti di questa struttura fossero anziani dei dintorni che venivano in vacanza a Porto Sant’Elpidio tutto l’anno?
È molto difficile credere che Putzu Andrea fosse totalmente all’oscuro di quello che stava facendo Putzu Marco, è difficile quasi quanto credere che Ruby sia la nipote di Mubarak.

Ma pensiamo un attimo cosa sarebbe successo se qualche mese fa Putzu fosse diventato sindaco. Nel suo programma, nel capitolo delle politiche sociali, si parlava della mancata realizzazione “di una casa protetta per anziani proseguendo la virtuosa collaborazione all’interno del distretto sanitario e dell’ambito XX”. Ma “qualora le problematiche che hanno impedito la realizzazione del progetto persistano, sarà dovere della nuova amministrazione comunale intervenire per rispondere alla carenza di posti riservati agli anziani nel distretto, realizzando nel proprio territorio una casa di riposo, o attivando politiche di sostegno alla realizzazione di alloggi per la terza età”.
Visto che è chiaro ed era chiaro anche prima delle elezioni che la casa di riposo in questione sarebbe stata realizzata a Sant’Elpidio a Mare e non qui a Porto Sant’Elpidio, a chi avrebbe dato gli aiuti necessari a realizzare alloggi per la terza età il sindaco Putzu? Si sarebbe creato un conflitto d’interessi enorme alla luce di ciò che è emerso in questi giorni. Sarebbe stato come minimo imbarazzante, ma gli elettori hanno detto no.

A questo punto sarebbe bello che il consigliere Putzu prenda le distanze da quello che è accaduto, e non continui a difendere una situazione illecita. Oppure, sarebbe ancora meglio se spiegasse pubblicamente la situazione fugando ogni dubbio sulla sua estraneità alla vicenda, evidenziando quelle che secondo lui sono le ingiuste o infondate accuse mosse dai Carabinieri. Se così non fosse non gli resterebbe che ritirarsi dalla sua attività di consigliere comunale, per dare il buon esempio agli altri consiglieri della sua coalizione e per essere coerente e conseguente con le sue idee di buona politica, così da razzolare bene dopo aver ben predicato. Gli anni d’oro della sua carriera politica sembrerebbero finiti, ma non è detto che non possa trovare l’oro in qualcos’altro.

La diffida emessa dal comune di Porto Sant’Elpidio:

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