I 5 Stelle presentano il Bilancio Partecipativo

Di Marco Vesperini

PORTO SANT’ELPIDIO – Manca poco oramai all’ultimo Consiglio Comunale del 2013 che avrà come protagonista il bilancio. La “manovra” amministrativa che detterà la spesa per la città è stata già approvata in Giunta, manca solo l’ok dell’assise cittadina per chiudere il cerchio. In tempi in cui la parola più inflazionata sembra essere “congiuntura economica”, una parolaccia per dire che siamo messi male, il Movimento 5 Stelle, la scorsa settimana, ha incontrato la cittadinanza per presentare un esempio virtuoso di bilancio partecipativo. Relatore dell’iniziativa è Stefano Stortone, presidente del Centro Studi per la democrazia partecipativa – Milano, presente anche l’assessora al Bilancio Monica Leoni, nonché i consiglieri comunali Massimo Spina e Roberto Cerquozzi.

L’esperienza presentata è quella di Canegrate, comune del milanese dove l’amministrazione si è prestata a questa diversa tipologia di scelta di spesa. La ricerca portata avanti dal centro studi verteva sulla possibilità di spendere centomila euro per cinque possibili investimenti: arredi per una scuola primaria, manutenzione del centro sportivo, nuovi strumenti per la banda, ristrutturazione di un centro giovanile, ristrutturazione di una stazione ferroviaria.
La cittadinanza nel corso dell’anno si è riunita e ha partecipato ad assemblee pubbliche valutando i pro e i contro dei vari investimenti. Infatti, ogni gruppo (il centro sportivo spinto dalle associazioni era soggetto a pressioni maggiori rispetto la proposta della stazione, presentata da due soli cittadini) ha informato sulle proprie proposte, spiegando motivazioni e fattibilità dei progetti, con i relativi rientri di spesa per la comunità.

Il cuore del bilancio partecipato è lo scambio di conoscenza tramite la partecipazione ad un sistema decisionale per il quale alla fine la cittadinanza riuscirà, molto probabilmente, a prendere la decisione migliore e nel frattempo a risolvere anche le altre, o almeno a prendere coscienza della reale situazione delle stesse. Vediamo come. Il progetto di questa decisione di spesa ha visto nelle prime votazioni il centro sportivo al primo posto; il motivo è consequenziale: la pressione delle associazioni. Ma durante il processo sono stati gli stessi cittadini a prendere coscienza di quale spesa fosse effettivamente più necessaria alla comunità intera. E alla fine della corsa il progetto più votato è stato quello della ristrutturazione della stazione ferroviaria, presentata da due sole persone. Il motivo? Canegrate è un comune a nord di Milano con una viabilità ferroviaria dismessa e con molti pendolari all’attivo che utilizzano la stazione.

Se la scelta fosse stata fatta da una sola persona o un gruppo ristretto, difficilmente ci sarebbe stato lo stesso risultato date le probabili pressioni delle associazioni, più forti dei singoli, e quindi sarebbe stata scelta la manutenzione del centro sportivo quando magari non era così urgente perché fatta già due anni prima.
Non solo, tra i progetti vi era quello delle uniformi e strumentazioni per la banda del paese, e anche se il progetto non è uscito vincitore, attraverso la spiegazione alla cittadinanza della poca spesa che sarebbe stata necessaria per far fronte alle loro richieste, è stata la comunità a farsi carico di tale necessità in maniera diretta, invece che attraverso l’Amministrazione.

Il lavoro dietro ad un tale processo è sicuramente complesso ma è stato provato come questo percorso democratico venga velocemente assimilato dalla popolazione quando si rende conto che la sua decisione è effettivamente rilevante. Uno strumento ancora pressoché inutilizzato nel nostro paese, che potrebbe mettere un freno alla corruzione, e, soprattutto, ottimizzare le già scarse risorse che oggi le comunità hanno a disposizione.

Per maggiori info sul bilancio partecipativo di Canegrate:

http://www.canegratepartecipa.org/il-progetto/

[Post.X] Lu fiju de Cerquozzi

indovinachiècerquozzi

C’è grande attesa per la risposta sul territorio dopo l’exploit nazionale per il M5S, primo partito a Porto Sant’Elpidio alle ultime inutili elezioni.
In termini di risposte sul territorio in 4 mesi ha già fatto moltissimo, ha ridato 20 anni di giovinezza a “lu palazzò de Cuini” solo col metterci la sede sotto conquistando di diritto i voti degli agenti immobiliari, ha informato la popolazione che P.S.E. ha avuto un’opposizione (Giuro!) che non è stata a guardare e che ha denunciato l’annoso problema delle polveri nei parcheggi del lungomare, raccogliendo i favori di quelli che dicono “Ah la sabbia no e lo cimento sci?”, ma soprattutto perchè mi hanno fatto scoprire che qui, proprio vicino casa mia e di molti altri che seguono Post-it pse, sul parcheggio di fianco al sottopassaggio di Via Belgio(quello vicino alla farmacia comunale), il comune ha individuato un sito per una scintillante antenna della telefonia informandomi che tra le priorità del loro programma c’era proprio la ridiscussione del piano antenne sito per sito, conquistando il voto di mia figlia di 2 anni.
Come l’ho capito? i bambini a 25 mesi sono estremamente empatici, infatti, mentre raccontavo dell’antenna alla mamma, attingendo dalle nostre preoccupazioni, ha iniziato a piangere. Certo, sarebbe stato peggio se ci avessero individuato un sito idoneo dove mettere un’altra statua di Padre Pio, ma comunque avrei preferito un chiosco di Mojito.

Grillozzi

La scelta di Cerquozzi è coerente con la linea masochista nazionale ed è estremamente temuta dal Centrosinistra dato che hanno presentato uno dei candidati sindaci con i capelli più lunghi della storia elpidiense, e che, nel caso venisse eletto, potrebbe battere il record ventennale detenuto dalla Montecassiano.

Sia chiaro, il ragazzo è preparato e molto schietto, ma è misconosciuto, anzi, per i più è la sagoma gialla della loro foto, e quando chiedi in giro il dialogo di solito è questo:

1: “Chi ha candidato il M5S?”
2: “Cerquozzi”
1: “Cerquozzi chi?”
2: “Roberto”
1: “Non lu conoscio, che fa?”
2: “Non lo so de preciso, ha studiato, è architettu”
1: “Bho non me dice co’, che è de sallupijo?”
2: “No è de jo la faleriense”
1: “Ma è pelatu? Porta gli occhiali? Il cappello com’è?”
2: “None, eddaie essu, a de’ lu fiju de Cerquozzi!”
1: “Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh mo so capito, lu fiju de Cerquozzi! E dillo prima!
2: “Eh”.

cerquozzi manif2

Ormai saprete che il nostro obiettivo è quello di migliorare le campagne elettorali dei nostri candidati, quindi M5S per prima cosa: fate capire alla popolazione quale Cerquozzi state candidando. Lo so, è palese che ogni Cerquozzi è figlio di un Cerquozzi, ma siamo a Porto Sant’Elpidio dove nulla è scontato, quindi per far capire subito chi è il candidato (metodo testato) basterà aggiungere al nome del candidato “lu fiju de” facendo rispiarmare tempo ed energie.

La frase “Lu fiju de Cerquozzi” deve essere pronunciata accennando un ‘Si’ con il capo e puntando il braccio destro in direzione Faleriense. Nel caso vi troviate già in zona Faleriense basterà indicare il terreno tendendo le braccia in basso e congiungendo i palmi in modo da formare una V.

Rendete piu’ avvincenti gli incontri di quartiere, io mi aspettavo un comizio stile Grillo l’altra sera, una valanga de Vaffanculo, battute e schizzi di sudore, invece tutti sottovoce, tutti educati, composti, una delusione.

“Ciao a tutti, mi chiamo Marco F., ho smesso col Pd da 3 anni, da quando ho conosciuto i ragazzi del M5S la mia vita è cambiata, grazie a questo gruppo ora distinguo li cucciulitti da li cucciulù…”

Cos’ è? la riunione degli alcolisti anonimi?

Ho anche registrato una grave carenza nella vostra lista di candidati, manca una figura essenziale in campagna elettorale nota agli elpidiensi come “lu ‘ntrallazzì” fa simpatia e porta voti, ti saluta a 100 metri, ti offre il caffè poi ti dice, “non fa lu testa de cazzu, vede de votamme” in modo che l’elettore pensi “Cazzo lo caffè è rriato a costà 1 euro, sai che è? je voto e stemo pari!”

Bisognerà lavorare molto sul candidato portavoce. Dalla prima volta che ho scambiato 2 chiacchiere con lui ho capito subito che è uno che le cose non te le manda a dire e non si può neanche dire che parla il politichese, anzi, fa nomi, cognomi e cariche mettendo subito in risalto voyageriane trame complottistiche, rendendosi simpatico come la Lombardi col ciclo.

E non capisco questo atteggiamento proprio in un momento delicato come la campagna elettorale, come ad esempio al min. 10.00 di questo video: https://postitpse.wordpress.com/2013/03/02/movimento-5-stelle-al-quartiere-san-filippo/

Perchè te la prendi con i piu’ piccoli? che ti ha fatto Vallesi?
1.Vallesi chi?
2.Lu fiju de Vallesi
1.Ahhhhhhhhhh lu fiju de Vallesi
2. Eh.

(a lu portu funziona cusci’)

Dopo me fai incazzà ‘fiju de Cerquozzi’ e cumincio a parlà in dialetto!

Che je vulie fa fà a lu fiju de Vallesi, guarda che non è che vè più grossu de cuscì, ha fatto ormà, che je vulie fa fà lu buttafuori? non sò capito, se stà mpiegatu sull’Ecoelpiense vordì che lu sistema funziona.
Pensa se fatigava su Trony me duvia portà na lavatrice su sopre a casa, magari se facia pure male e andava sotto infortunio pe 6 mesi, e per fortuna che sete quilli che vole ridurre le costi allo stato? cuscì? Loco sta tranquillu, a temperatura justa, su un bell’ufficio, lì rende bene e puo’ esprimere al meglio le sue potenzialità e cuscì ce campa cent’anni. Sete sicuri de facce risparmià tutti ssi sordi che dicete?

Po volete piu’ verde, ma lo sapete quanto ce costa lo verde? Quilli che taja l’erba, le disinfestazione, la manutenzione, tutti l’anni, ma vo mette na lastra de cimento? Spenni na ota li sordi, sta loco 20 anni e non je devi fa cosa.

Addè te senti meno sverdu Robè? Lo vedi che ragionate al contrario? è come se vai da unu che c’ha un lotto edificabile a dije, “se me voti te lu faccio diventà agriculu!”, non funziona cuscì.

Dopo te ncazzi se unu te dice che ogni ota che apri vocca perdi 50 voti.

Quanno parli all’anziani, chiamali ‘Ziu’, che se sà che stravede pe li niputi e po ce vole che je le spieghi facile le cose, l’esempi è importanti! A dè 5 jorni che spiego a mamma che d’è la “smart grid”, alla fine je sò misto un dvd de X-Men e quando inquadrava Cerebro je so ditto “quesso vole fa lu 5 stelle Ma, addè li voti?”
Lo so, co li mezzi che c’avete non je potete promette un centru anziani, ma almeno prometteteje un mazzu de piacentine nou.

E qua te vojo venì incontro. Con i potenti mezzi di Post-it Pse in collaborazione con la Microsoft abbiamo creato un innovativo sistema chiamato E.Q. 2.0 (écchiu 2.0)
tu ce porti li anziani difettosi o co lu sistema operativu superatu, noi te li formattemo e je reinstallemo li drive pe capì li 5 stelle quanno parla. Ah no, scusa, non ve lu potete permette senza finanziamenti pubblici.

Anche l’atteggiamento è errato, guarda quess’atri, solo guardenne le foto, il messaggio che passa è: “Voteme, po penso a tutto io”. Lu messaggio che passa co voiatri è “Sete vuluto la vicicletta? addè pedalete!”

E poi li messaggi alla popolazione, “Siamo fedeli alla carta di Firenze”, perchè? che va fatto quella de Fabrià? se vole ce mmanta. Stu paese de ‘S’ ne ha già 6: sciabbiche, scarpe, sbornie, sgualdrine, smacchì e slot machine! Per questo faccio una cosa scorretta e mi permetto di invitare la popolazione elpidiense a non darvi il voto, lo so, mi odierete, ma mai quanto io a voi.

Perche’ a me de quando me sete ditto dell’antenna è 2 mesi che non dormo più, penso a raccoglie le firme, a domannà jo lu comune, ad avvisare più gente possibile, fijema piagne tuttu lu jornu perchè non je daco lu cellulare pe jocà “vella de vabbo, non lo dico io, sta scritto sulla scatola che fa male, non è colpa mia se non sai legge le istruziò”. Ma poi vado su internet a cercà li centri oncologici più affermati, non joco più a farmville perché ce sta le piante transgeniche (li viricoculi arcobaleno!) e anche perchè c’agghio solo 35 anni. Prima la sera me vedevo che film co mojema, adde’me vedo li documentari sulle onde elettromagnetiche fino ale 3 de notte, pensa che quelli di youporn la scorsa settimana m’ha scritto per sapè che fine avevo fatto!

Approposito
volete sapè se l’antenne fa male? è facile. Quando ce la porta leggete quello che sta scritto dentro la scatola, pure dentro le scatolette de li cellulari sta scritto, figurete se non sta scritto su la confeziò de n’antenna de un metru e mezzu.

Per colpa vostra quando mia figlia indica stupita un aereo in volo, invece che godermi quel momento di beata innocenza, ora penso alle scie chimiche! Poi lo stoccaggio, ce mancava pure quesso, chi je la fa a campà sapenne de avecce na bomba sotto lu culu? Siccome le cambiali te fa sta rilassatu, mettevecce pure vu. A li cittadini je dicete che se abita vicino lu centru de stoccaggiu je se svaluta le case? comme se li cittadini de lu portu pensesse solo a li sòrdi, vergogneteve.

Perche gghià la sola vicinanza a Sallupijo non basta a svalutalle? Che volete fa? speculaziò? Non ce le dicete ste cose, volemo sta tranquilli!!!

E poi basta co la partecipazione, ma veramente pensete che unu c’ha voja de stavve a senti’ dopo dieci ore de trancia?

Unu vota pe sta tranquillu 4 anni, vòle delegà! Davvero volete fa quello che dice li elpidiensi ascoltando le nostre proposte? Cioè, volete le idee nostre e ve pijete li meriti voi? Se è sbajate co chi ce ‘ncazzemo dopo? Perchè dicemocelo, co le idee de li buzzurri de quajo lu portu come me, che paese po’ venì fori?

Quindi Elpidiensi,
Volete davvero tutto questo? che ve dice tutto quello che fa vè e che fa male? che spettegola se unu juda un amicu? che non ve fa durmi’ sonni tranquilli? che ve dice quanto guadagna quelli che sta la ddentro e ve fa rosicà? che ve roppe li cojoni pure pe segà na cerqua o no? Un movimentu che ce pija pe stupeti e ce spiega che l’acqua pubblica è mejo! come se non lo sapemo che quella gassata costa de più! un paese che non vole li palazzi la piazza? Jetece vu a Cretarola! Un paese co l’energia pulita? Io no me so mai sporcatu co la corrente! Rifiuti Zero? non ve vasta 7 sacchitti de differenziata? Che ce volete fa magnà pure le cocchie? OH ELPIDIENSI!

Volete davvero un paese cusci’?

Io sinceramente No. E ve lo dico, non ve voto manco se me facete vedè Grillo senza caccià 40 euro.

E ‘mo perchè piagni vella de vabbo?

Lu fiju de Lattanzi

Le liste, i nomi

Di seguito vi riportiamo una carrellata delle liste che si sono presentate all’elettorato prima dell’approvazione ufficiale. Davvero poche rispetto al numero delle partecipanti, e speriamo di poterne aggiungere altre a breve. L’ordine è di natura cronologica.

Fratelli d’Italia           (candidato sindaco Andrea Putzu)

Alterano Barchetta, Orietta Cicchinè, Claudio di Lena, Franco Ferroni, Monica Genovese, David Gentili, Cristina Marchionni, Andrea Moretti, Marco Medori, Vincenzo Pisano, Miriam Nasini, Loredana Scoli, Vittorio Rosettani, Maria Chiara Verrucci, Giorgio Silenzi Jr.

L’Alternativa              (candidato sindaco Andrea Putzu)

Giorgio Pagliariccio, Roberto Paniccià, Cinazia Romagnoli, Tina Santini, Matteo Mignani, Antonio Bracone, Rosario Santoni, Massimiliano Cantarini, Giacomo Perticarini, Rossano Lanciotti, Maurizio Corradini, Giorgio Famiglini, Anna Pazzaglia, Maria Riccardo, Mirko Rossi, Claudia Catini.

Movimento 5 Stelle   (candidato sindaco Roberto Cerquozzi)

Massimo Spina, Marco Fioschini, Luca Casmiri, Stefano Cimadamore, Luisa Giannini, Marco Bugiardini, Simone Olivieri, Meri Mazzola, Carlo Pazzaia, Daniela Virgili, Maria Beatrice Spina, Katia Orlandi, Marco Caporaletti, Pacifico Straccia, Romina Iagatti.

Partito Democratico  (candidato sindaco Nazareno Franchellucci)

Aldo Acconcia, Filippo Berdini, Piero Buccioni, Patrizia Canzonetta, Francesca Cerretani, Adan Farhaj, Giacomo Galeota, Fulvia Macerata, Mario Filiaggi, Barbara Mecozzi, Annalinda Pasquali, Luca Piermartiri, Alessandro Piersanti, Carlo Vallesi, Eleonora Ruggieri, Daniele Stacchietti.

Lista Civica Sergio Belletti (candidato sindaco Sergio Belletti)

Giuseppe De Simoni, Fabrizia Fabiani, Gianluca Lattanzi, Lara Filipponi, Alessandro Stortini, Alessandra Principi, Sergio Marinelli, Sophie Paoli, Domenico Bennetti, Paride Pacini, Paride Tofoni, Antonio Torresi.

Il Movimento 5 stelle al quartiere Faleriense

Lunedì 25 Marzo, presso la sala del centro sociale di via Pesaro, si è svolto l’incontro tra il Movimento 5 stelle di Pse e gli abitanti del quartiere. “Noi non andiamo in giro nei quartieri portandoci i candidati, come fanno gli altri”, Roberto Cerquozzi prende subito le distanze dal modus operandi degli altri candidati che portano la claque agli incontri nei quartieri. E puntualizza il loro modo diverso di operare: riunioni aperte e discussioni, contro comizi e ricette pronte.

Cerquozzi cerca subito di spiegare in che modo vuole realizzare quella partecipazione che il movimento invoca. Propone, sulla falsariga di ciò che è stato fatto a Civitanova, di modificare lo statuto comunale per far in modo che le associazioni di quartiere possano intervenire attivamente in consiglio comunale, proponendo punti all’ordine del giorno, mozioni e interrogazioni.

Si parla, come già affrontato precedentemente, di ricettività diffusa, con la possibilità di creare due progetti pilota per far partire questo tipo di business turistico, poi da estendere a tutto il territorio comunale.

Ad un certo punto il discorso incappa, inevitabilmente, nel progetto darsena (che in realtà è un porto), al quale il movimento si oppone. “Bisognerebbe pensare prima all’erosione costiera” dice il candidato sindaco, ponendo l’attenzione sul fatto che il lavoro di messa in acqua degli scogli non è ancora terminato, e che gli chalet del lungomare sud rischiano di essere sradicati dalla forza del mare.

Alla riunione partecipa una quarantina di persone, e proprio quando si parla di darsena e di bilancio, viene fuori il problema del piano regolatore comunale, che i cinque stelle vorrebbero riscrivere, senza prevedere un ampliamento del numero degli abitanti, e prendendo l’impegno di non apportare varianti.

Alla domanda “perché votare cinque stelle?”, Cerquozzi risponde rimarcando la differenza di approccio nella risoluzione dei problemi, collegiale il loro, elitario quello degli altri. E si lascia coinvolgere nell’analisi dei due altri candidati sindaco suoi coetanei: Putzu e Franchellucci. L’uno lo identifica come “un po’ berlusconiano”, con un “approccio povero” che “parla per sentito dire”. L’altro invece lo reputa “la continuazione della giunta Andrenacci”, un “volto nuovo ma un po’ ingessato”, che “dialoga con distacco con la cittadinanza” e che fa “bei discorsi in politichese”.

Tralasciando questa analisi, che potrebbe essere o non essere condivisibile, i ragazzi del movimento cinque stelle stanno dando prova della loro tenacia. Sergio Belletti consiglia loro di “riposarsi ogni tanto”, e forse dovrebbero proprio farlo. Perché se da un lato sono molto coesi e affiatati e non hanno nessun apparentamento di lista, dall’altro pagano lo scotto di essere pochi, e quindi di avere delle carenze organizzative e di programmazione degli incontri nei quartieri. In molti stanno studiando veramente tutti i temi caldi e non che riguardano il nostro comune, ma alcuni altri rimangono ancora un po’ troppo “ignorantelli” su ciò che riguarda anche il funzionamento base della macchina amministrativa. Sicuramente rappresentano una valida alternativa agli altri due schieramenti politici, resta da vedere come si comporteranno nei prossimi due mesi, e se riusciranno a tenere duro fino alla fine, contando anche il fatto che la situazione politica nazionale potrebbe risolversi in loro favore (e quindi riverberarsi positivamente a livello comunale), oppure no (quindi riversandosi in maniera negativa a cascata fino ai comuni).

                                                                                                                Riccardo Marchionni