Agli elettori di Porto SantʼElpidio, con il deliberato intento di confondere le idee.
Tre bambini entrarono in un negozio di caramelle, masticando un chewing-gum. Il proprietario domandò come poteva essere loro utile. – Questo chewing-gum ha perso sapore – esordì il primo – ne voglio uno nuovo, della stessa marca. – Questo chewing-gum ha perso sapore – fece eco il secondo – ne voglio uno nuovo, ma di unʼaltra marca. Il terzo tacque.
Il bottegaio portò i chewing-gum, che scatenarono immediatamente una disputa tra i primi due ragazzini, in quanto ognuno considerava il prodotto che iniziò a masticare migliore dellʼaltro. Le motivazioni addotte vertevano principalmente sulla composizione chimica, la quale influiva in maniera diretta sulla capacità di conservare il gusto e fare palloncini più grandi.
Era evidente, secondo il primo, come gli ingredienti utilizzati dalla marca X fossero molto più affidabili, alla luce della sua lunga tradizione dolciaria. Il secondo bambino non concordava, additando quegli stessi ingredienti come i principali artefici delle carie ai denti e del dolore provocato dal dentista per curarle; gli ingredienti utilizzati dalla marca Y, quelli avrebbero fatto bene ai denti, risanando miracolosamente anche una bocca che risentiva degli effetti negativi del primo chewing-gum!
Il terzo bambino tacque.
La diverse opinioni si trasformarono rapidamente in insulti, gli insulti in botte, le botte in denti da latte che volarono da una parte allʼaltra del negozio di caramelle (con buona pace delle lobby delle gomme americane). Dal momento che la situazione non sembrava in procinto di migliorare, il terzo bambino, rimasto zitto fino a quel momento, venne interpellato in qualità di giudice, giacché la sua opinione poteva spostare gli equilibri della tenzone. – Perchè non ti sei espresso prima? – chiese il primo bambino, senza un molare e due incisivi laterali. – Eh, pefchè? Credi di effere fuperiore? – ribadì il secondo, a cui la mancanza di un incisivo centrale, un secondo premolare e un canino, aveva anche cambiato il modo di pronunciare le parole.
Il terzo lanciò una fugace occhiata ai due, prese fiato e attaccò: – In primis considero che qualunque chewing-gum faccia male ai denti, specialmente quando ci si accanisce al punto da farseli volare a vicenda; non mi piacciono le gomme perché sono un poʼ come le opinioni: una volta gettate, si appiccicano ed è difficile rimuoverle, anche se si trovano solo in superficie. Meglio pensarci due volte prima di sputarle. Secondariamente, tacevo perché non sono in grado di capire la composizione chimica di una gomma americana e, tranne xilitolo e fluoro, che sono continuamente promossi dalla pubblicità, non ho la più pallida idea di come sia fatto un chewing-gum. Anzi, potreste spiegarmelo, per cortesia?
Un silenzio imbarazzato pervase la bottega delle caramelle: i due bambini si resero conto di conoscere cosa cʼera dietro quelle gomme solo dagli slogan e dai due ingredienti citati dal terzo fanciullo: una marca esaltava la presenza di fluoro, lʼaltra introduceva xilitolo. Ma comʼera fatto veramente un chewing-gum?
– Il vostro amico ha ragione – prese la parola il proprietario della bottega, tra lo stupore generale – vi siete accapigliati e malmenati a causa di qualcosa che, praticamente, neanche conoscete: più che al prodotto in sé, eravate interessati a difendere le vostre posizioni. Vedete, il primo di voi ha decretato in partenza che qualsiasi altro prodotto diverso da quello esistente è destinato a fallire, non chiedendomi nemmeno se avevo altri gusti, magari di suo gradimento; il secondo, invece, cercava la novità a tutti i costi, demonizzando il chewing-gum che aveva masticato fino a quel momento e chiedendomi unʼalternativa qualsiasi. Se al primo avessi portato il suo vecchio chewing-gum e quello più buono del mondo, avrebbe continuato a scegliere il suo; se al secondo avessi portato la vecchia gomma e una al rabarbaro, avrebbe scelto questʼultima. Quindi fermatevi un attimo e ragionate, – proseguì, rivolto verso quelle piccole bocche sdentate e spalancate – perché non vi siete neanche accorti che vi ho dato lo stesso chewing-gum.
Lmc