Ecofeste, l’intervista al neo-consigliere Marco Fioschini

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Di Riccardo Marchionni

PORTO SANT’ELPIDIO – Era stata fissata la riunione della commissione I lunedì 20 gennaio, con all’ordine del giorno la discussione sul regolamento per le cosiddette “Feste Ecosostenibili”. Il sindaco aveva già annunciato che questo regolamento era al vaglio degli uffici competenti, e che al più presto lo avrebbe portato in giunta. Infatti sabato 18 gennaio è stato approvato dalla giunta.
Questo provvedimento è finalizzato alla riduzione del grigio derivante dalle feste cittadine. La parte più cospicua della somma che il comune deve dare all’Ecoelpidiense per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è infatti rappresentata dal grigio prodotto durante le numerose feste organizzate nell’arco dell’anno. Obbligare a ridurre la quantità di grigio prodotto nelle feste comporterebbe un risultato concreto: una notevole riduzione della tassa sui rifiuti.

Quando avete presentato la prima volta la proposta per il regolamento delle feste ecosostenibili?
La mozione sul regolamento delle feste ecosostenibili è stata protocollata in data 08/01/14. L’intenzione era quella di presentarla nell’ultimo consiglio comunale, quello del mio insediamento, che però non è stato possibile perché non accettata dal Presidente del Consiglio per i motivi che sappiamo.

Sapevate che il sindaco già da mesi aveva dichiarato in maniera formale ed informale che gli uffici comunali stavano creando un regolamento del genere?
Già in campagna elettorale e quindi all’interno del nostro programma, c’era e c’è, l’intenzione di promuovere una serie di pratiche che potessero diminuire la quantità, fino ad azzerarla completamente, di rifiuti indifferenziati e di aumentare la parte differenziata. Tempo fa a tal proposito siamo andati all’ufficio ambiente, dall’architetto Cardone, per parlare del regolamento sulle ecofeste(una delle pratiche della strategia rifiuti zero), allo scopo di avere dei consigli per la scrittura della mozione da portare in consiglio comunale. Lei ci ha fatto vedere lo stesso regolamento che noi volevamo portare (cioè quello promosso dall’associazione comuni virtuosi), fatte salve alcune aggiunte e correzioni che noi avevamo e abbiamo in mente e che proporremmo al prossimo consiglio comunale. Lo stesso architetto ci ha poi dichiarato che il regolamento era già stato promosso dall’ex assessore Procaccini (amministrazione Andrenacci II) e quindi fermo da molto tempo negli uffici del comune. A quel punto abbiamo appurato che il tema era condiviso fra amministrazione e movimento 5 stelle. In più se non erro avete fatto anche voi un articolo dove il Sindaco dichiarava di avviare un procedimento del genere. (Leggi l’articolo)

Avete parlato col sindaco o con un di lui incaricato per chiedere spiegazione di questa delibera di giunta così tempestiva?
Ne abbiamo parlato in commissione I, dove erano presenti gli assessori Pasquali e Sebastiani. In quella occasione l’assessore Pasquali ci ha ribadito che il regolamento era stato proposto dall’ ex assessore Procaccini. In quell’occasione le “linee guida” erano identiche al regolamento allegato alla nostra mozione.

Cosa cambia tra la vostra proposta e quella approvata in giunta quindi?
Alcuni aspetti per quanto riguarda sanzioni, messa a disposizione di gazebo, luce. Tassa di occupazione del suolo pubblico gratuita per chi aderisce al regolamento a differenza di chi non aderisce. Estendere il controllo per il rispetto del regolamento ad associazioni specializzate in ordine pubblico come protezione civile e guardie zoofile.

Secondo voi perché il sindaco ha voluto bruciare sul tempo una proposta che stava seguendo il suo normale iter: proposta e discussa nella commissione competente e prossima all’approvazione in consiglio?
Questo proprio non riesco a capirlo. Se io avessi fatto parte dell’amministrazione avrei apprezzato una proposta (condivisa) da parte dell’opposizione, non avrei nè promosso nè approvato una delibera di giunta, di fatto scavalcando il consiglio comunale ed infine lo avrei portato in commissione per una discussione preliminare e poi in consiglio comunale per discutere le migliori correzioni da apportare fra opposizione e maggioranza. Poi perché definirle “linee guida” quando invece sostanzialmente è un regolamento identico a quello proposto dall’ ass. comuni virtuosi? A questo punto, visto come sono andati i fatti posso solamente trarre delle conclusioni a posteriori. Il fatto è che abbiamo accelerato l’attuazione di un provvedimento fermo da tempo negli uffici comunali costringendo l’amministrazione a muoversi. Questo è il nostro modo di fare opposizione: un ‘opposizione costruttiva. Concludo dicendo che a me non interessano questi giochi politici, la vedo una perdita di tempo, l’importante è che venga attuato il regolamento e fatto rispettare per valutare in seguito un riscontro positivo in termini di raccolta differenziata. Raccolta differenziata fatta con il buon senso dei cittadini che però vedono costantemente non gratificati i loro sforzi per differenziare tutto, dove, il riconoscimento da parte dell’amministrazione è solo quello di aumentare costantemente ogni anno la tassazione. E’ nostra intenzione proporre una serie di provvedimenti per abbassare la tassa sui rifiuti guadagnando sulla parte differenziata. Ora non ci aspetta che vedere al prossimo consiglio comunale come verrà votata la nostra mozione.

LA ʻCCIGOMMA DELLA DISCORDIA

Agli elettori di Porto SantʼElpidio, con il deliberato intento di confondere le idee.
Tre bambini entrarono in un negozio di caramelle, masticando un chewing-gum. Il proprietario domandò come poteva essere loro utile. – Questo chewing-gum ha perso sapore – esordì il primo – ne voglio uno nuovo, della stessa marca. – Questo chewing-gum ha perso sapore – fece eco il secondo – ne voglio uno nuovo, ma di unʼaltra marca. Il terzo tacque.
Il bottegaio portò i chewing-gum, che scatenarono immediatamente una disputa tra i primi due ragazzini, in quanto ognuno considerava il prodotto che iniziò a masticare migliore dellʼaltro. Le motivazioni addotte vertevano principalmente sulla composizione chimica, la quale influiva in maniera diretta sulla capacità di conservare il gusto e fare palloncini più grandi.
Era evidente, secondo il primo, come gli ingredienti utilizzati dalla marca X fossero molto più affidabili, alla luce della sua lunga tradizione dolciaria. Il secondo bambino non concordava, additando quegli stessi ingredienti come i principali artefici delle carie ai denti e del dolore provocato dal dentista per curarle; gli ingredienti utilizzati dalla marca Y, quelli avrebbero fatto bene ai denti, risanando miracolosamente anche una bocca che risentiva degli effetti negativi del primo chewing-gum!
Il terzo bambino tacque.
La diverse opinioni si trasformarono rapidamente in insulti, gli insulti in botte, le botte in denti da latte che volarono da una parte allʼaltra del negozio di caramelle (con buona pace delle lobby delle gomme americane). Dal momento che la situazione non sembrava in procinto di migliorare, il terzo bambino, rimasto zitto fino a quel momento, venne interpellato in qualità di giudice, giacché la sua opinione poteva spostare gli equilibri della tenzone. – Perchè non ti sei espresso prima? – chiese il primo bambino, senza un molare e due incisivi laterali. – Eh, pefchè? Credi di effere fuperiore? – ribadì il secondo, a cui la mancanza di un incisivo centrale, un secondo premolare e un canino, aveva anche cambiato il modo di pronunciare le parole.
Il terzo lanciò una fugace occhiata ai due, prese fiato e attaccò: – In primis considero che qualunque chewing-gum faccia male ai denti, specialmente quando ci si accanisce al punto da farseli volare a vicenda; non mi piacciono le gomme perché sono un poʼ come le opinioni: una volta gettate, si appiccicano ed è difficile rimuoverle, anche se si trovano solo in superficie. Meglio pensarci due volte prima di sputarle. Secondariamente, tacevo perché non sono in grado di capire la composizione chimica di una gomma americana e, tranne xilitolo e fluoro, che sono continuamente promossi dalla pubblicità, non ho la più pallida idea di come sia fatto un chewing-gum. Anzi, potreste spiegarmelo, per cortesia?
Un silenzio imbarazzato pervase la bottega delle caramelle: i due bambini si resero conto di conoscere cosa cʼera dietro quelle gomme solo dagli slogan e dai due ingredienti citati dal terzo fanciullo: una marca esaltava la presenza di fluoro, lʼaltra introduceva xilitolo. Ma comʼera fatto veramente un chewing-gum?
– Il vostro amico ha ragione – prese la parola il proprietario della bottega, tra lo stupore generale – vi siete accapigliati e malmenati a causa di qualcosa che, praticamente, neanche conoscete: più che al prodotto in sé, eravate interessati a difendere le vostre posizioni. Vedete, il primo di voi ha decretato in partenza che qualsiasi altro prodotto diverso da quello esistente è destinato a fallire, non chiedendomi nemmeno se avevo altri gusti, magari di suo gradimento; il secondo, invece, cercava la novità a tutti i costi, demonizzando il chewing-gum che aveva masticato fino a quel momento e chiedendomi unʼalternativa qualsiasi. Se al primo avessi portato il suo vecchio chewing-gum e quello più buono del mondo, avrebbe continuato a scegliere il suo; se al secondo avessi portato la vecchia gomma e una al rabarbaro, avrebbe scelto questʼultima. Quindi fermatevi un attimo e ragionate, – proseguì, rivolto verso quelle piccole bocche sdentate e spalancate – perché non vi siete neanche accorti che vi ho dato lo stesso chewing-gum.

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Come si vota

Di seguito alcune indicazioni di base per votare correttamente. Ho attinto le informazioni direttamente dal ministero dell’interno. Leggete bene, per non sbagliare.

La scheda reca i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di sindaco, scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati i contrassegni della lista o delle liste con cui il candidato è collegato.
L’elettore può votare:

  • per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato;

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  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco;

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  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata;

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  • per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cd. “voto disgiunto”).

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L’elettore potrà altresì manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo, nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno di lista, i nominativi (solo il cognome o, in caso di omonimia, il cognome e nome e, ove occorra, data e luogo di nascita) dei candidati preferiti appartenenti alla lista prescelta, avendo però presente che, nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

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Il Ministero dell’Interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale personale a carattere permanente. Chi avesse smarrito la propria tessera personale, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali che, a tal fine, saranno aperti da martedì 21 maggio a sabato 25 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, e domenica 26 e lunedì 27 maggio, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Gli elettori sono invitati a voler verificare sin d’ora se siano in possesso di tale documento e, in mancanza, a richiedere al più presto il rilascio del duplicato, evitando di concentrare tali richieste nei giorni di votazione.

Riccardo Marchionni

Nicolò Renzi – Pdl

Il più giovane nella lista del Pdl, coordinatore della giovanile del partito. Afferma con determinazione la sua coerenza politica: da sempre berlusconiano. Crede che è a buon punto il lavoro di rigenerazione nei partiti, grazie al coinvolgimento dei più giovani.

Già in passato impegnato come candidato consigliere comunale, e provinciale. Confida nella bontà e nell’affermazione del progetto del Pdl locale, guidato da Enzo Farina.

Riccardo Marchionni

Mattia Rinaldi – Sel

Un altro ragazzo che studia Storia. Questa volta però deluso dal Pd, rimane affascinato dal progetto Sel. Per la prima volta si candida consigliere comunale, ma sembra molto deciso nel dare il suo apporto positivo alla gestione della cosa pubblica.

Difende fermamente la scelta di appoggiare un “civico” come sindaco alle prossime elezioni, ma rivendica di far parte dell’unico partito veramente di sinistra in città. Orgoglioso della linea ambientalista portata avanti dal partito, fa della salvaguardia dell’ambiente e del territorio le sue battaglie, per invertire il trend delineatosi in città negli ultimi anni.

Riccardo Marchionni

Le liste, i nomi

Di seguito vi riportiamo una carrellata delle liste che si sono presentate all’elettorato prima dell’approvazione ufficiale. Davvero poche rispetto al numero delle partecipanti, e speriamo di poterne aggiungere altre a breve. L’ordine è di natura cronologica.

Fratelli d’Italia           (candidato sindaco Andrea Putzu)

Alterano Barchetta, Orietta Cicchinè, Claudio di Lena, Franco Ferroni, Monica Genovese, David Gentili, Cristina Marchionni, Andrea Moretti, Marco Medori, Vincenzo Pisano, Miriam Nasini, Loredana Scoli, Vittorio Rosettani, Maria Chiara Verrucci, Giorgio Silenzi Jr.

L’Alternativa              (candidato sindaco Andrea Putzu)

Giorgio Pagliariccio, Roberto Paniccià, Cinazia Romagnoli, Tina Santini, Matteo Mignani, Antonio Bracone, Rosario Santoni, Massimiliano Cantarini, Giacomo Perticarini, Rossano Lanciotti, Maurizio Corradini, Giorgio Famiglini, Anna Pazzaglia, Maria Riccardo, Mirko Rossi, Claudia Catini.

Movimento 5 Stelle   (candidato sindaco Roberto Cerquozzi)

Massimo Spina, Marco Fioschini, Luca Casmiri, Stefano Cimadamore, Luisa Giannini, Marco Bugiardini, Simone Olivieri, Meri Mazzola, Carlo Pazzaia, Daniela Virgili, Maria Beatrice Spina, Katia Orlandi, Marco Caporaletti, Pacifico Straccia, Romina Iagatti.

Partito Democratico  (candidato sindaco Nazareno Franchellucci)

Aldo Acconcia, Filippo Berdini, Piero Buccioni, Patrizia Canzonetta, Francesca Cerretani, Adan Farhaj, Giacomo Galeota, Fulvia Macerata, Mario Filiaggi, Barbara Mecozzi, Annalinda Pasquali, Luca Piermartiri, Alessandro Piersanti, Carlo Vallesi, Eleonora Ruggieri, Daniele Stacchietti.

Lista Civica Sergio Belletti (candidato sindaco Sergio Belletti)

Giuseppe De Simoni, Fabrizia Fabiani, Gianluca Lattanzi, Lara Filipponi, Alessandro Stortini, Alessandra Principi, Sergio Marinelli, Sophie Paoli, Domenico Bennetti, Paride Pacini, Paride Tofoni, Antonio Torresi.