Mozione di sfiducia: inesperienza o arguzia?

Facciamo un po’ di chiarezza riguardo all’ormai famosa mozione di sfiducia proposta dai 5 stelle qualche giorno fa.

Il capogruppo Cerquozzi ha protocollato in comune una bozza di sfiducia, con tutte le motivazioni al seguito, che tutti i consiglieri possono visionare ed emendare. Alla segreteria del consiglio comunale c’è una copia di questa bozza, che una volta raggiunte le sette firme necessarie alla presentazione, verrà protocollata per essere presentata al prossimo consiglio comunale.

Al di la di come è stata fatta opposizione fin’ora, questo è sicuramente un modo per pressare la maggioranza, ma soprattutto per mettere spalle al muro la lista “Patti chiari”, che ancora non si è capito da che parte vuole stare.

Se l’opposizione ufficiale firma compatta questa mozione, come ha dichiarato in una recente conferenza stampa, allora rimane una sola firma di scarto per essere ammessa all’ordine del giorno del prossimo consiglio. Questa firma in più la dovrebbe apporre proprio uno, se non entrambi i consiglieri di Patti chiari. Se lo fanno allora affermano con chiarezza di essere passati all’opposizione a tutti gli effetti. Se non lo fanno, significa che invece vogliono rimanere nell’area della maggioranza, magari astenendosi sull’approvazione del bilancio, ma garantendo un appoggio esterno in caso di necessità. Addirittura si potrebbe verificare la possibilità che una volta approvato il bilancio, la civica rientri in maggioranza ed in giunta sacrificando il buon vecchio Scotucci.

La giunta molto probabilmente non cadrà a causa di questa mozione di sfiducia, ma di sicuro chi ha fatto quest’atto ha il merito di voler far chiarezza su chi è in maggioranza, e chi all’opposizione.

C’è tempo fino a domani per firmare questa mozione, i consiglieri d’opposizione lo facciano per coerenza, gli altri facciano coscientemente la loro scelta: maggioranza o opposizione.

Riccardo Marchionni

Analisi di un rimpasto annunciato

Scotucci è fuori dalla giunta. Patti chiari è fuori dalla maggioranza, almeno pare. Sì, perché dai loro comunicati e parole sembrano sperare che il sindaco riprenda in giunta Daniele Scotucci, condicio sine qua non per un rientro in maggioranza di Patti Chiari.

Non penso che Franchellucci abbia intenzione di compiere un’azione del genere. Già non lo avrebbe mai voluto in giunta, ora che è riuscito a farlo fuori con un buon pretesto non tornerà sui suoi passi. Quindi, o Patti chiari accetta la condizione del sindaco, cioè di far entrare la Mancinelli(coordinatrice della lista) o qualcun altro in giunta, oppure se ne va tra i banchi dell’opposizione. Anna Maria Mancinelli ha più volte dichiarato che non intende impegnarsi nell’esecutivo, ma Patti chiari potrebbe proporre una persona alternativa. In questo caso il sindaco sarebbe molto contento di ridare le cariche in sospeso ad un uomo della civica, perché rinsalderebbe la sua maggioranza in consiglio senza aver a che fare con qualcuno ormai sfiduciato.

Di Scotucci è stato detto di tutto. Noi pensiamo che stesse facendo un lavoro discretamente buono, almeno per quanto riguarda il progetto di piazza, visto che era riuscito a mettere in difficoltà il piano strategico del Pd di costruire una palazzina al posto dell’ex municipio. Peccato che a soli tre giorni dall’approvazione di questo progetto abbia dato in escandescenze per una festa che a suo parere non doveva essere svolta a villa Baruchello. Piccarsi per un’autorizzazione ad una festa in villa va bene, ma se questo poi manda all’aria tutto il lavoro di piazza e tutti i buoni propositi lanciati in campagna elettorale, allora non va più bene. Il suo comportamento in questo caso ci è sembrato un po’ infantile, di sicuro politicamente miope. Verrà ricordato come l’assessore cacciato per una festa in villa, invece che come l’assessore che ha sistemato e salvato la piazza dalla palazzina.

Sarebbe bello vedere come il sindaco redistribuirebbe le deleghe nel caso in cui Patti chiari non rientrasse in giunta. Probabilmente Franchellucci nominerebbe un assessore preso dalle file del Pd, il più quotato sarebbe Daniele Stacchietti. Una scelta ottimale per il sindaco: levare un “cane sciolto” e metter dentro un “fedelissimo”. Un punto cruciale sarebbe la carica di vicesindaco, che è stata data temporaneamente all’assessore Pasquali, ma che non dispiacerebbe alla Leoni. Se la Leoni diventasse vicesindaco, la Pasquali potrebbe riprendere l’assessorato alla cultura(che di fatto continua ad esercitare), ma la Sebastiani non accetterebbe che alla Leoni venga data tale carica in quanto la lista “Impegno per Pse” esprime già il presidente del consiglio comunale. Quindi si verrebbe a creare una disparità di trattamento tra le due civiche rimaste in maggioranza.

Al sindaco non converrebbe “trattar male” Milena Sebastiani e la sua lista “Popolari per Pse” perché se in consiglio si gioca otto contro otto, si potrebbe verificare una crisi quando si voterà per la riqualificazione dell’area Pietrella, perché il consigliere Simone Malavolta(Popolari per Pse) si era astenuto nell’ultima votazione riguardante questo argomento. In quanto portavoce dei malumori manifestati dal suo quartiere di residenza(Fonte di Mare), sarebbe difficile convincerlo a votarla scontentando così il suo quartiere.

I rappresentanti dell’opposizione hanno dichiarato che presenteranno una mozione per sfiduciare il sindaco, e stanno facendo pressioni per convocare al più presto il consiglio comunale. Nel caso in cui Patti chiari esca dalla maggioranza, potrebbero presentarla proprio loro questa mozione. Sarebbe una sfiducia politica pesantissima, soprattutto ora che bisogna approvare il bilancio preventivo.

Anche se veder cadere anzitempo una giunta a Porto Sant’Elpidio sarebbe un’emozione mai provata prima, almeno per i più giovani, molto probabilmente accadrà che Patti chiari riuscirà a trovare un nome da mettere in giunta a posto di Scotucci. È stato lo stesso ex vicesindaco a dire pochi giorni fa che “il Pd, con in testa il suo onorevole e segretario sta cercando di comprare il voto dei nostri due consiglieri”.

Nei prossimi giorni vedremo se gli “acquisti” sono andati in porto.

Riccardo Marchionni

Patti chiari abbandona la maggioranza

I MOTIVI DEL NOSTRO ABBANDONO DELLA MAGGIORANZA

La Lista civica “Patti Chiari per il cambiamento” con questo comunicato stampa ribadisce i motivi che l’hanno portata ad uscire dalla maggioranza.

– Da premettere che gli attuali dirigenti del PD hanno avuto un atteggiamento ostativo nei confronti della lista Patti Chiari sin dalla sua nascita.

– Tale atteggiamento ostativo si è da subito manifestato all’indomani della vittoria alle amministrative quando, nonostante la lista Patti Chiari sia risultata la prima lista dopo il PD, quest’ultima assegnava le deleghe e la carica di vicesindaco alla nostra lista solo dopo estenuanti incontri.

– La lista Patti Chiari, in tutte le circostanze ha affermato e dimostrato di essere politicamente più vicina al PD di quanto lo siano le altre liste, che al contrario chiedevano ed ottenevano solo poltrone ed incarichi; ciò ha portato, inevitabilmente, ad una forma di governo non coeso, non rispondente alla volontà espressa dalla cittadinanza.

– Contrariamente alle altre forze politiche, la lista Patti Chiari sin dalla campagna elettorale ha impostato una politica socio – economica finalizzata al bene della collettività, senza puntare all’accaparramento di voti personali di ciascun candidato.

– Il numero di voti apportati dalla lista Patti Chiari, esattamente 1056, se da un lato ha inciso fortemente divenendo fondamentale per la vittoria della coalizione di centro sinistra, dall’altro è risultata una variabile non prevedibile dalle altre forze politiche di coalizione che ha portato un vero terremoto politico nelle assegnazioni delle poltrone già predefinite. Comprensibile è, pertanto, la difficoltà del PD al giusto riconoscimento del lodevole contributo apportato dalla lista Patti Chiari;

– La nostra lista, diversamente, non ha mai chiesto poltrone, ma ha sempre preteso pari dignità politica, così come riconosciuta alle altre liste di coalizione.

– La volontà di non ambire alle poltrone si è manifestata sin dal primo Consiglio Comunale con la dichiarazione del capogruppo della lista Patti Chiari Elio Natali, il quale dichiarava espressamente che la lista avrebbe rinunciato a qualsiasi poltrona e/o ai rispettivi compensi (scelta attuata anche dal nostro assessore).

– La Lista Patti Chiari, coerentemente con quanto espresso ai cittadini durante la campagna elettorale, attraverso il nostro Assessore, con passione, impegno costante ed assidua presenza nella sede municipale, ha in questi 63 giorni di governo:

• cercato quanto più possibile di soddisfare le esigenze dei cittadini;

• predisposto progetti finalizzati a minimizzare i costi di alcuni servizi di illuminazione pubblica e di riscaldamento degli edifici pubblici, al fine di consentire un notevole risparmio a vantaggio di tutta la cittadinanza tanto che alcuni Sindaci di Comuni limitrofi, affascinati da tali progetti virtuosi, chiedevano di essere indirizzati in tal senso.

• predisposto un bando per la concessione in uso, delle attrezzature (palchi etc) del Comune, ad aziende esterne autogestite, al fine di ridurre gli attuali costi giornalieri di 12 operai dipendenti del Comune pagati dai cittadini elpidiensi al costo di circa €. 2.000,00 giornalieri utilizzati quasi esclusivamente per il montaggio e smontaggio di palchi, pedane, casette etc. per le feste cittadine sia organizzate dai quartieri che anche da privati; tutto questo ha gravato pesantemente sul bilancio delle casse comunali;

Patti Chiari ritiene che, data l’alta specializzazione degli operai del Comune, ed al fine di ottimizzare il loro impiego sia opportuno impegnare tale forza lavoro per la manutenzione di scuole, strade, marciapiedi, verde e patrimonio pubblico al fine di migliorare la qualità della vita della città;

• individuato quelle convenzioni in scadenza quali : Gestione palazzetto dello sport, palestra e piscina comunale con l’intento di rivisitarne i contenuti ed al solo fine di consentire un notevole risparmio a vantaggio di tutta la cittadinanza;

• incontrato, attraverso l’assessore, il Dirigente ai Lavori Pubblici e alcuni esponenti della lista, tutti i concessionari di spiaggia al fine di individuare quegli interventi urgenti utili a frenare l’avanzamento dell’erosione della spiaggia, superando i margini di intervento e le disponibilità economiche;

• eseguito la messa in sicurezza dell’area di sedime dell’ ex Municipio posto all’interno della Piazza Garibaldi proseguendo l’intervento con la rivitalizzazione dei giardini e dei percorsi pedonali circostanti, tutto questo con l’apporto gratuito di sponsor di alcune ditte private e con l’impiego di dipendenti del Comune, i quali, durante il periodo estivo, hanno finalmente lavorato anche per il bene di tutta la cittadinanza su un luogo simbolico come la Piazza e non solo per il montaggio e lo smontaggio dei palchi; Patti Chiari si è proposta di completare l’intervento sull’area di sedime dell’ex Municipio attraverso un semplice quadro economico che prevedeva un arredo urbano, con l’inserimento di aiuole, percorsi pedonali, panchine e mosaici eseguiti con materiali rimovibili e dunque riutilizzabili; tutto questo, però, non è risultato gradito ad alcuni esponenti della coalizione, al punto che il Sindaco ha dovuto convocare due riunioni di maggioranza, nonostante la spesa prevista fosse di soli 12.000,00 Euro. Gli unici esponenti che hanno condiviso apertamente la tipologia dell’arredo urbano sull’ex Municipio sono stati i soli Consiglieri di “Impegno” in disaccordo con il proprio segretario;

• Richiesto un incontro con le associazioni di quartiere per pianificare l’uso, durante le feste di quartiere, di piatti, bicchieri e posate biodegradabili al fine di ridurre l’apporto di spazzatura indifferenziata in discarica; e tanto ancora avrebbe potuto fare a beneficio della città.

– La nostra lista, infatti, in linea con la volontà di cambiamento espressa in modo inequivocabile dall’elettore elpidiense, ha sin dall’inizio suggerito a questa amministrazione, attraverso i Consiglieri, l’Assessore nonché la nostra Segretaria, un cambio di rotta nell’amministrare la città, proponendo da subito un metodo collaborativo tra le varie forze politiche che componevano la maggioranza; pur essendo, però, la seconda forza politica non è stata fin ora ascoltata.

– L’episodio che ha altresì dimostrato la mancanza di fiducia da parte del Sindaco e del partito di maggioranza relativa, nei confronti della lista Patti Chiari è l’aver concesso l’autorizzazione alla manifestazione del SUN BURN PARTY da parte del Sindaco e della giunta, nonostante, sin dal 15 luglio, il nostro assessore al patrimonio Scotucci ha espresso parere contrario, astenendosi, altresì, in sede di votazione della giunta autorizzativa tenutasi in data 20 agosto 2013.

CONCLUSIONE: – La lista Patti Chiari, nel ringraziare il Sindaco che finalmente ha ammesso che l’episodio di Villa Baruchello è stato un pretesto per mettere un freno al modo di governare la città da parte di Patti Chiari, oggi si aspetta, da parte del Sindaco e soprattutto dal PD, delle scuse su come fino ad ora sono stati gestiti i rapporti all’interno della maggioranza, culminati con la revoca del nostro assessore senza che venisse richiesto un confronto diretto con la Lista Patti Chiari; quest’ultima apprendeva la notizia della volontà del ritiro delle deleghe dalla stampa;

– Nonostante questo iniziale approccio, considerato, altresì che il nostro assessore ha fatto delle scuse ufficiali legate all’atteggiamento dallo stesso tenuto all’indomani della festa SUN BURN PARTY, la lista Patti Chiari, chiede che la dichiarata condivisione del programma elettorale espressa dal Sindaco nei confronti della nostra Lista venga attuata con i fatti e pertanto riteniamo che il PD ed il Sindaco, come atteggiamento di apertura e di fiducia nei nostri confronti, riconfermi le deleghe ritirate, nonché la carica di Vice Sindaco al nostro assessore Daniele Scotucci al fine di ricucire i rapporti per una sana collaborazione, oltrechè dovuta per rispecchiare la volontà degli elettori.

– Esclusivamente con la riconferma delle deleghe, nonché della carica di Vicesindaco al nostro assessore, la lista Patti Chiari ritornerà nei banchi della maggioranza.

Anna Maria Mancinelli Lista Patti Chiari per il cambiamento

L’ultimo Consiglio Comunale, approvate quattro varianti urbanistiche

Si è concluso ieri l’ultimo Consiglio Comunale di questa amministrazione, tra i vari punti all’ordine del giorno, approvate le varianti che consentono la costruzione di un nuovo polo commerciale e di un teatro  nelle aree ex-Ligmar, Squadroni e Petrella.

La seduta si apre con una “sorpresa”, un’interpellanza da parte del consigliere Federico Costantini di “Cittadini in Movimento”, riguardante l’acquisizione da parte del comune della bretella di collegamento tra il centro e il quartiere Corva. Su tale collegamento di viabilità alternativa, realizzato per i lavori della terza corsia della A14, privato, penderebbe anche un esposto alla Procura della Repubblica.

In aggiunta viene mostrato all’assise un documento, facente parte della risposta che la Provincia ha dato all’Amministrazione per il parere di competenza su tale acquisizione. Qui si evidenzia la problematicità “di una porzione del tracciato nella parte medio orientale, interessata da un fenomeno di dissesto gravitativo cartografato nel PAI (Piano d’Assetto Idrogeologico), avente rischio R1 moderato e pericolosità P3” e continua dicendo “occorre un istanza di parte ad iniziativa dell’Amministrazione comunale. Se il livello di pericolosità dovesse rimanere lo stesso, si richiedono gli adempimenti contenuti nelle norme di attuazione del PAI”. Quindi se il genio civile insieme all’amministrazione dovesse confermare questa tesi, andranno create delle barriere di sostegno alla struttura.

Alle richieste del consigliere, di chi pagherà possibili danni o la possibile messa in sicurezza, dato che la strada non è pubblica, risponde il dirigente Stefano Stefoni. “Ad oggi non sono avvenute frane nella piccola porzione classificata ad alto rischio geologico, quindi se dovremo rifare le analisi con il genio civile, le faremo. Ma dato che la strada è ancora in piedi da quasi tre anni, credo che questa preoccupazione sia soltanto un falso allarme”. La logica del dirigente non fa una piega. La strada è ancora in piedi quindi preoccuparsi è inutile.

Poi l’approvazione di quattro varianti, in via definitiva, al piano urbanistico. Al richiamo allo scandalo per l’azione a quattro giorni dal voto, da parte di Costantini, risponde perentoria il vice sindaco Monica Leoni. “Noi approviamo delle varianti di progetti che non sono cose nuove ma coerenti con questi cinque anni di amministrazioni. Raccogliamo solamente ciò che abbiamo seminato”. Una metafora agricola in stile orwelliano. Dato che di bipensiero stiamo parlando, associate seminato a brecciolino, e agricoltura a cemento. La superfice riguarda il lotto maggiore, quello di 69.000 metri quadrati divisi in sei lotti e di questi, 22.000 metri quadrati adibiti ad edificazioni; gli edifici commerciali non potranno avere più di 12 metri di altezza. Questo enorme polo commerciale dovrebbe attrarre, secondo le stime del progetto, un affluenza di 11.000 persone. Peccato che il comparto viabilità sia carente. Un nodo da sciogliere con le amministrazioni confinanti, Civitanova Marche e Sant’Elpidio a Mare.

Secondo il consigliere Rodolfo Olivieri “Azione Civica”, la maggioranza “sta chiedendo l’approvazione di un progetto di una grande complessità che fu presentato pochi giorni dalla prima approvazione di dicembre. Mancante di una viabilità nei dettagli sufficiente per sostenerlo e di un ponte ad ovest che dovrebbe essere fatto in accordo alle altre amministrazioni ma senza atti ufficiali da parte di queste ultime – e ancora – Come si può consentire una variante di questo tipo senza prevederne la sostenibilità? Se Civitanova non volesse fare il ponte?”.

Costantini ricorda anche come il parcheggio dell’area commerciale sia stato dato dal privato come opera compensativa al comune che dovrà pagare l’illuminazione come avviene per il centro commerciale Auchan. E poi la stoccata al candidato sindaco Nazareno Franchellucci. “Ho sentito martedì parlare di una concertazione con i piccoli commercianti del centro per creare una cabina di regia e stilare insieme un piano del commercio. Con l’approvazione di quest’area, che concertate con i commercianti del centro?”.

Si astiene dal voto il consigliere di maggioranza Simone Malavolta. “Questo progetto dovrà attrarre flussi regionali e nazionali. Facendo interagire quella realtà con il centro cittadino – ad aggiunge – secondo me c’è un problema alla viabilità, che non si può governare in maniera autonoma e si sarebbe dovuto fare un tavolo con gli altri comuni in merito”.

                                                                                                                        Marco Vesperini

[Post.X] Miracolo a Pse, il nome di un consigliere appare su un cubo di cemento

Blocchi

Ha dell’incredibile l’evento che si è verificato a P.S.Elpidio, un’anziana signora che per tutelare la sua privacy chiameremo ‘Marì, all’uscita della messa aveva notato una macchia color sangue su uno di quei bellissimi blocchi di cemento armato invecchiato 12 anni in botti di rovere che negli ultimi mesi hanno invaso la nostra cittadina e che hanno donato al nostro paese i caldi colori tipici dei paesi sovietici, una gioia per gli esteti, che servono da supporto a dei vessilli sponsorizzati.
Cosi’ incuriosita si è avvicinata al quel cubo grigio ed ha visto che quello strano liquido rosso in realtà, stesse trasudando proprio dal blocco formando una scritta (vedi foto)
che, secondo il parere di esperti mondiali nel campo della crittologia, corrisponderebbe a nome e cognome di un consigliere comunale arrivato a sostegno della giunta Andrenacci, mentre il suo partito stava rompendo proprio con quella maggioranza, ora ribattezzata ‘Giunta dei Miracoli’, ma sull’identità si mantiene il massimo riserbo.

La bonipertiana ‘Marì’, che era solita lasciare la messa prima del giro col piattino delle offerte usando la tattica del ‘vaco addè che dopo me sse fa scuro’ ne è certà, “mezz’ora prima non c’era!”. Intanto il Vaticano ha convocato d’urgenza la “commissione miracoli”, pare infatti che la parsimoniosa anziana sia tornata di corsa a mettere 20 euro sul piattino delle offerte, facendo gridare il curato al miracolo, e che la stessa scritta sia comparsa contemporaneamente in quasi tutti gli altri blocchi.
Centinaia i fedeli accorsi in adorazione dei cubi di cemento mentre in città Don Dario cerca di minimizzare l’evento: “E’ presto per parlare di intervento divino, Marì c’ha quasci 70 anni se pò esse ‘mmoccò rincojonita” ed aggiunge: “Vittò e basta a scrie le cazzate, piuttosto battezza ‘ssa frica!”, pur sapendo benissimo che non solo non si è candidata per diventare Sindaco, ma che non sta neanche sulle liste.

Vittorio Lattanzi

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